Auto e moto

Suzuki Jimny Country, per la coppia inarrestabile

Due posti con gran bagagliaio per il compatto 4x4, “re” dei terreni impervi

Look immutato per il nuovo Jimny Country, 4x4 con meccanica classica giunto alla quarta generazione nel 2018. A richiesta la tinta bicolore con tetto nero
3 agosto 2021
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Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo, tant’è che il solido 4x4 “vecchia maniera” di Suzuki resiste impavido dagli anni ‘70 attraverso le tante evoluzioni: in questo 2021 ritorna in commercio con l’inedito “vestito” Country da lavoro contraddistinto dall’allestimento autocarro con due soli posti e un grande vano posteriore, diviso dalla rete metallica di protezione. Si perde qualcosa, lasciando da parte il divano posteriore? In realtà no. Negli appena 3,65 metri di lunghezza del veicolo è sempre stato difficile trovare un’accoglienza soddisfacente per quattro persone, men che meno portando con sé del bagaglio; questa soluzione ha dunque il pregio, se non altro, di contribuire alla sincera spartanità del modello togliendo quel che in realtà serve meno, ma ampliando proprio la capacità di trasporto che ora raggiunge il volume di 863 litri.

Per il resto, la Jimny resta fedele a sé stessa, l’ultimo vero fuoristrada contraddistinto da una meccanica robusta quanto classica, che in combinazione agli ingombri “lillipuziani” resta un punto di riferimento per la mobilità negli spazi ridotti con fondi difficili e dissestati. Sotto la scocca troviamo dunque il classico telaio separato a longheroni e traverse, mentre le sospensioni sono affidate ad altrettanto massicci ponti rigidi con elementi elastici a molla, più confortevoli delle balestre di un tempo; la trazione è normalmente posteriore, ma è di serie il sistema 4x4 inseribile completo di marce ridotte (denominato AllGrip Pro), una vera rarità anche sui Suv più attrezzati. Viene in soccorso della motricità anche l’elettronica, attraverso il controllo di trazione che simula l’azione dei differenziali autobloccanti nei passaggi diagonali sui dossi accentuati, frenando le ruote con minore o nulla aderenza in modo da garantire sempre l’avanzamento; sono inoltre di serie l’assistente di frenata automatica nelle discese ripide e l’ausilio alla ripartenza in salita. Gli sbalzi ridottissimi e l’altezza minima da terra pari a 20,5 cm aggiungono ulteriore agilità insieme agli angoli caratteristici “record” di attacco ed uscita: anche nel fuoristrada duro è pressoché impossibile toccare gli ostacoli con frontale o retrotreno, mentre il raggio di sterzata ridotto permette inversioni rapide con poche manovre.

Sotto il cofano resta il collaudato 1.5 benzina aspirato, vivace e brillante dai regimi intermedi in su anche grazie al peso ridotto del veicolo, ma anche sufficientemente elastico a bassa andatura senza dover scalare continuamente di rapporto; il cambio, di suo, è preciso ed offre innesti piuttosto secchi e rapidi. La guida è quella di sempre, ideale nello stretto a velocità moderate; le sospensioni sono cedevoli ed il rollio marcato appena si inserisce l’auto in curva, mentre la sterzata poco precisa e un po’ demoltiplicata riduce ulteriormente la rapidità di azione tra le curve: la Jimny resta divertente ma non è pensata per il dinamismo. Né per l’autostrada, dove l’insonorizzazione mostra un po’ le corde per i rapporti corti ed i crescenti fruscii aerodinamici. Nello stretto, oltre che beninteso nell’avventura fuori dalle strade abituali, emergono però agilità, piacevolezza e fascino senza tempo di questo autentico 4x4 tascabile; si viaggia su ritmi più blandi del consueto, ma con la solida certezza di poter affrontare qualunque situazione. Sono in ogni caso di serie alcuni ausili attivi di base, come il regolatore di velocità, l’avviso di mantenimento di corsia e la frenata automatica di emergenza.

Quanto all’economia d’uso, il serbatoio da 40 litri dura più che a sufficienza potendo contare su medie d’uso reali attorno a 8 l/100 km su percorsi misti. L’abitacolo conserva l’impostazione spartana del mezzo, con una sistemazione di guida poco personalizzabile ma in definitiva accettabile anche sulla distanza, grazie ai sedili comodi con postura rialzata, mentre l’arredo robusto e lineare accoglie comunque climatizzazione manuale con filtro antipolline, radio Dab+/Bluetooth (schermo a sfioramento con navigatore in opzione), sedili riscaldabili ed altro ancora. Il consueto portellone ad apertura laterale supporta la ruota di scorta e permette di accedere all’ampio piano di appoggio dalla superficie piatta.

Scheda Tecnica

ModelloSuzuki Jimny
VersioneCountry Compact+
Motore4 cilindri benzina, 1.5 litri
Potenza, coppia102 cv, 130 Nm
TrazionePosteriore/Integrale inseribile
CambioManuale a cinque rapporti
Massa a vuoto1172 kg
0-100 km/hN.d. secondi
Velocità massima145 km/h
Consumo medio7,7 l/100 km (omologato)
Prezzo25’990 Chf