Auto e moto

Porsche 718 Cayman GT4

Con la pista nel sangue, ma ‘amica’ delle strade aperte: la versione più potente e specializzata della compatta coupé affida ad un irresistibile sei cilindri boxer da 420 cv.

Pensata anche per la pista, adatta alle strade aperte: la Cayman GT4 incanta col suo raffinato dinamismo
25 settembre 2019
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Un occhio alle strade aperte da “divorare”, l’altro alla pista: il terreno di elezione della 718 Cayman nell’attesa versione GT4, dedicata agli appassionati, gioca il doppio ruolo di vettura stradale molto vicina anche al mondo delle corse. Tornando a vestire “il” motore Porsche, sei cilindri boxer in questo caso aspirato di 4 litri, con ricetta consueta per la marca di Stoccarda: tanti cavalli, allestimento ricercato ma professionale e, naturalmente, una buona dose di adrenalina supplementare. Giusto quella che si prova lungo i saliscendi e le curve cieche del Knockhill Racing Circuit, tracciato tanto corto – 2,04 km – ma tecnico, divertente ed emozionante, adagiato nel bel mezzo della campagna scozzese: è qui l’appuntamento per saggiare tutta la grinta della inedita GT4. Siamo subito tra i cordoli per imparare auto e curve, non senza aver osservato il design della vettura dominato dai numerosi dettagli “racing” che culminano nella grande ala fissa al retrotreno e in un altrettanto vistoso estrattore aerodinamico inferiore. Con questi soli elementi, la trazione migliora del 20% rispetto alla generazione precedente. L’ambiente di bordo è piuttosto tecnico ed essenziale, come da tradizione della marca per le sue versioni più spinte – si può rinunciare a navigatore/infotainment per guadagnare ad esempio poco più di 4 kg sulla bilancia –, ma anche curato nei dettagli. I sedili sono quasi da corsa, in pelle e Alcantara del tipo a guscio con appoggiatesta integrati; permettono giusto le regolazioni di base, rimandando ai bulloni dei supporti laterali per ulteriori personalizzazioni. Il volante è piccolo, appena 36 cm, mentre la pedaliera a tre elementi anticipa la presenza del cambio manuale, unico possibile su questa versione. Non è una rinuncia. Si tratta infatti di un sei marce con corsa della leva cortissima e sistema automatico di doppietta (disinseribile se si vuole) che agevola al massimo la rapidità dei passaggi di rapporto.
È ad ogni modo il cuore dell’auto a catturare tutta l’attenzione. Il rombo docile e rotondo dal tono basso ma molto presente, che accompagna il sei cilindri, è “musica” anche al minimo, mentre alla prima accelerazione si apprezza subito ben altro carattere rispetto al resto della gamma, con la spinta molto corposa e piena, anche grazie alla coppia di 420 Nm costante tra 5’000 e 6’800 giri, che lascia poi spazio al timbro più acuto ed urlato. I 420 cavalli sono infatti raggiunti ad 8’000 giri con la forte accelerazione che permette di “staccare” un tempo eccellente nel passaggio da fermo ai 100 km/h, con 13,8 secondi sufficienti per traguardare i 200 km orari. L’eccellenza di questo nuovo sei cilindri aspirato di quattro litri, derivato da quello impiegato sulla gamma 911 Carrera, sta anche nella bella elasticità ai regimi intermedi, nonostante l’assenza della sovralimentazione; i 1’000 giri in meno se si sbagliano velocità o marcia in curva non tagliano le gambe al ritmo di guida e quasi sempre è più redditizio continuare l’accelerazione, senza pensare ad una scalata. Le ruote motrici sono unicamente le posteriori ma l’eccellente controllo di trazione (a due livelli) permette la massima motricità con un taglio progressivo che “frena” giusto nei tornantini, mentre il cambio si lascia manovrare a meraviglia sorprendendo per rapidità e precisione: da solo, vale una bella fetta del piacere di guida. Il peso ridotto a 1’420 kg è infine la chiave magica per attraversare chicane e cambi di direzione con uno slancio davvero grandioso, ideale alleato di un telaio dal grande equilibrio: si può guidare forte e precisi anche con l’assetto standard, già peraltro rigido, mentre la regolazione più spinta (due sole opzioni) potrebbe invece risultare più accentuata per offrire movimenti più affilati della vettura sui tracciati piatti e levigati. La frenata, con l’impianto carboceramico (optional) e i dischi anteriori da 380 mm, è semplicemente fantastica e permette di insistere davvero brutalmente sulle staccate (le ruote sono da 20”), ma di per sé questa 718 Cayman resta sempre equilibrata, composta e relativamente facile da spingere verso il limite. L’universo della 911 GT3 aspirata resta distanziato a dovere, naturalmente, ma la GT4 ha il pregio di lasciarne ben intuire tutta la magia.

Scheda Tecnica

ModelloPorsche 718 Cayman
VersioneGT4
Motore6 cilindri boxer, benzina turbo,
4.0 litri
Potenza, coppia420 cv, 420 Nm
Trazioneposteriore
Cambiomanuale a 6 rapporti
Massa a vuoto1’420 kg
0-100 km/h4,4 secondi
Velocità massima304 km/h
Consumo medio10,9 l/100 km (omologato)
Prezzo127’200 Chf
La compri se…vuoi il massimo in una coupé compatta a motore centrale,
con il sapore unico del sei cilindri aspirato