L’ultima evoluzione della berlinetta vuole giocare ad armi pari con le “grandi” della gamma, vantando tecnologie di ultima generazione
Se il modello uscente aveva rivoluzionato il ruolo di Mercedes “cadetta”, passando dalla concezione di monovolume a quella di berlinetta della maturità, ora la quarta generazione completa la rincorsa verso l’alta gamma: con la nuova A, che intende giocare in pieno il ruolo di “grande” compatta, forse per la prima volta si interrompe la storica tradizione del progressivo travaso di tecnologie e sofisticazioni dal vertice verso il basso. Stilisticamente, le forme si sono fatte più importanti e mature, sottolineate da passo e carreggiate maggiorate in aggiunta a una lunghezza cresciuta di ben 11 cm (4,42 m). Quasi un’altra vettura. Sul piano telaistico si registrano altrettante novità nel generale affinamento delle sospensioni e nella trazione 4Matic perfezionata, mentre è garantita la disponibilità dei più sofisticati sistemi di ausilio alla guida. Il monitoraggio dei sensori, potenziato, tiene inoltre conto anche dei dati cartografici e dell’eventuale navigazione impostata per ottenere un funzionamento del regolatore di velocità attivo ancor più puntuale e raffinato, in grado ad esempio di modificare la velocità in prossimità di curve, incroci o rotonde, mentre crescono gli interventi attivi: non solo nel mantenimento della corsia ma anche attraverso la correzione della traiettoria in frenata, in caso di fondo ad aderenza irregolare o di vento laterale, ma anche per evitare possibili urti con veicoli che procedono parallelamente. Viene inoltre impedita l’apertura della portiera, ad auto parcheggiata, in caso sopraggiunga un ciclista.
I millimetri in più guadagnati a bordo sono sempre benvenuti, contribuendo all’eccellente accoglienza: maggiore larghezza ai gomiti e più altezza si combinano all’accesso posteriore agevolato, confermando anche qui la crescita della vettura verso contenuti di classe superiore. Ottima la sistemazione su entrambe le file di sedili; davanti, la postura pienamente personalizzabile ha poco da invidiare a quella offerta da modelli di dimensioni maggiori, dietro si viaggia con buona libertà di movimento con la comodità del tunnel centrale attrezzato. Arredo e atmosfera stessa di bordo non fanno nulla per nascondere le “radici” Mercedes, con l’ambiente dominato dai doppi schermi fino a 10,25” l’uno (in opzione, insieme a molto altro) per strumentazione e centrale multifunzionale.
All’interno, nuovo il sistema Mbux, dotato di grafica ad alta risoluzione, capacità di auto-apprendimento, riconoscimento vocale avanzato e molto altro ancora. Tra i servizi legati alla connettività “always on” figurano tra l’altro la navigazione con integrazione di comunicazioni da veicolo a veicolo e la funzionalità estesa tramite realtà aumentata, con l’immagine video dei dintorni (telecamera anteriore), cui vengono sovraimpresse le informazioni di guida. Notevole la cura nei materiali, mentre il vano di carico non delude le aspettative con cubatura incrementata fino a un minimo di 370 litri.
La Classe A mette in campo prestazioni di tutto rilievo già nella versione di ingresso 200, oggetto del test, nonostante la piccola unità a benzina (turbo) di 1.3 litri. Si tratta di un vivace quattro cilindri di origine Renault con valida coppia di 250 Nm già da 1’620 giri che la dice lunga sull’elasticità a disposizione; la reattività è infatti di alto livello, oltretutto agevolata dalla trasmissione automatica a doppia frizione (sette rapporti) altrettanto pronta e rapida, per un connubio che sconfina nell’effervescenza. Con scatto da fermo sinceramente sportivo ed allungo altrettanto tonico. A velocità costante, tuttavia, anche già a 120 km/h nell’abitacolo resta udibile una leggera rombosità meccanica, insieme a diversi fruscii d’aria. La guida è quella che ci si attende da un’auto profondamente evoluta: morbida di assetto per assorbire ogni irregolarità ma anche contraddistinta da movimenti ridotti del corpo vettura, con fluidità ed equilibrio di marcia di notevole raffinatezza. Con andatura rilassata l’auto adotta una strategia di marcia con ridotto freno motore per “veleggiare” di inerzia quando non serve accelerare, a vantaggio dei consumi – 7,5 l/100 km la media d’uso registrata nel corso della nostra prova – e del senso di relax, quasi da ammiraglia.
Modello | Mercedes Classe A |
Versione | 200 |
Motore | 4 cilindri, benzina (turbo), 1,3 litri |
Potenza, coppia | 163 cv, 250 Nm |
Trazione | anteriore |
Cambio | doppia frizione |
Massa a vuoto | 1’347 kg |
0-100 km/h | 8,0 secondi |
Velocità massima | 225 km/h |
Consumo medio | 5,2-5,6 l/100 km (omologato) |
Prezzo | 34’522 Chf |
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