Interrogare due insegnanti per ore e accusarli di propaganda per un’e-mail ai colleghi sulle pensioni: la Germania Est sbarca in Ticino
L’affascinante autobiografia d’una ragazza della Ddr, Claudia Rusch, s’intitola ‘La Stasi dietro il lavello’. Ora invece, guarda un po’, la Germania Est ce la troviamo noialtri dentro al tinello. Ovvero qui in Ticino, dove due insegnanti di liceo sono stati interrogati per ben due ore e mezza, accusati d’avere inviato all’indirizzario dell’amministrazione cantonale un’e-mail sul tema delle pensioni. Apriti cielo: "Utilizzo improprio degli indirizzi e-mail aziendali (sic) a scopo di propaganda" è l’ipotesi dell’inchiesta disciplinare. Secondo il Consiglio di Stato, insomma, parlare tra colleghi di questioni lavorative e sindacali sarebbe "propaganda". Siamo certi che nessuno sarà spedito al carcere di Hohenschönhausen, che toglieva il sonno a molti nella Berlino ‘democratica’. Ci chiediamo però quale miscela di malignità politica e grigia ottusità burocratica spinga – citiamo l’avvocato dei reprobi ed ex procuratore Luca Maghetti – a "colpirne due per educarne cento". In attesa di un’e-mail di risposta dal nostro illuminato e solidale governo, salutiamo umilmente augurando lunga vita al compagno Honecker.