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Palestina: la strage degli innocenti

Purtroppo un altro Natale triste. Infatti proprio là dove è nato Gesù si consuma, sotto gli occhi del mondo, una strage immane, verso la quale alcuni governi occidentali sono ciechi, sordi e muti, anche dopo i mandati d’arresto per crimini di guerra e crimini contro l’umanità appena emessi dalla Corte penale internazionale. Intanto in Palestina si continua a morire: per le bombe, le esecuzioni sommarie, la mancanza di cure mediche, acqua e cibo, per il freddo. Medicinali, acqua, cibo e tende sarebbero sì disponibili nelle centinaia di camion di aiuti umanitari bloccati (da chi sappiamo) ai confini. Sofferenze indescrivibili e un'agonia lenta di cui sono vittime soprattutto i bambini. Una tragedia che arriva a noi grazie ai giornalisti (quei pochi non ancora uccisi), alle testimonianze di medici e volontari occidentali sul posto che rischiano la vita per dare aiuto. E altre fonti ufficiali e degne di fede: ONU, UNRWA, Amnesty International, Human Rights Watch, UNICEF, Croce Rossa, Doctors for Human Rights, Medicins sans frontières, Save the Children e altre. Tutte testimoniano di una situazione catastrofica e disumana. Una strage di innocenti. A oggi i bambini e gli adolescenti uccisi accertati sono più di 17'400. Ad essi si aggiungono centinaia di corpi sotto le macerie. Un immenso cimitero. Moltissimi bambini e adolescenti finora sopravvissuti sono orfani, non hanno più alcun familiare o conoscente vivo, hanno braccia e gambe amputate. Che futuro avranno questi giovani sempre che sopravvivano ai prossimi mesi? Speriamo che la Corte penale internazionale possa condannare presto i colpevoli di simili atrocità, affinché altre vite vengano risparmiate e dati ai morti e ai sopravvissuti il rispetto e la dignità che meritano, a noi un po’ di speranza. E a tutela dei diritti umani.