laR+ Lettere dei lettori

Solita questua leghista

Puntuale come il panettone è giunta il 24.11 scorso una delle annuali questue del mattino per, udite udite, il pensiero unico! Uella che notizia. E al solito la si chiede perennemente ai silenti lego-basisti e ai pochi lettori rimasti che in cambio non possono nemmeno esibire un “cip” se non graditi al triste sito di via dei Boglia. La prebenda viene giustificata con lo scoiattolo (?) che d’inverno deve fare “ampie scorte di cibo" (leggi vil pecunia). Di riflesso il “muezzin”, triplo stipendiato e kapo del giornaletto domenicale, si avventura in auto incensamenti come se i risultati fossero da ascrivere in esclusiva al domenicale oggi targato Bignasca in Danzi anziché al traino della locomotiva UDC. Certo che se la tolla fosse quotata alla stregua dell’oro fino, parte del Ticino sarebbe straricco. Ormai ci siamo abituati che la Lega fa come il cucù che si annida nel nido altrui, cova le uova per poi attribuirsi la prole. Come ha fatto Mr. Norman Gobbi, il quale non solo ha occupato il nido, ma già che c’era si è preso l’albero, il terreno e intestandosi l’intero condominio. Certo che se gli eredi di Toro Seduto avessero avuto la sua mira oggi sarebbero loro i subentranti alla Casa Bianca invece di Trump. Ma i ticinesi, che proprio fessi non sono, l’hanno capita che dopo tre piatti di risotto era invece polenta. Più in basso di così è difficile solo immaginarlo. Ma il vaccino esiste eccome, e lo troviamo nelle urne ogni qualvolta (anzi troppo spesso) siamo chiamati al voto a scadenze ormai regolari. Nel mentre il casotto istituzionale prosegue imperterrito verso lo sfascio. Dicono di non voler mettere le mani nelle tasche dei contribuenti ma poi dall’alto, nascondono braccio e sasso e riversano oneri sui Comuni già alla strette con bilanci al limite, costringendoli ad alzare i moltiplicatori e far cassetta con le multe. Ricordiamocelo ad aprile 2027.