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Due patriziati lanciano l’appello

(Cfr. laRegione del 28 novembre 2024) A proposito del lupo, che è un bellissimo animale, ciò che nessuno mette in discussione, ma che è visto in modo diverso dalla popolazione, ho pensato che potrebbe finalmente essere integrato senza difficoltà nella nostra società. Per società intendo la popolazione, cioè la popolazione della Svizzera. Qui da noi, sembra esserci un diverso atteggiamento nei confronti del lupo. Molti, la maggioranza e, forse, quasi tutti i cittadini che vivono nelle valli vorrebbero tenerlo lontano perché per loro è un pericolo, anzi un nemico, perché sostengono che crei loro dei danni. Per gli abitanti delle città o, comunque delle regioni al di fuori delle valli, il lupo è visto come un bellissimo animale degno di poter vivere tranquillamente. Effettivamente, costruendo dei recinti, anche nelle valli il lupo potrebbe essere reso meno pericoloso, ma li fai tu questi recinti? Sei capace di piantare delle cinte lì dove è ripido e sassoso dove inizia il pascolo delle tue capre, pecore, vacche? Stranamente, finora, a nessuno è mai venuto in mente di costruire dei recinti intorno alle città. Naturalmente, recinti che impediscano ai lupi di uscire e di salire verso le montagne, ma che permettano alla gente di vederli, di ammirarli e di rispettarli vivendo insieme a loro. Recinti che contengano tutti gli animali. Naturalmente capre pecore e vacche, presenti lì vicino alle città sarebbero protette da appositi recinti facilmente piantati all’interno di quelli globali e cittadini. Allora, sì che tutti vivrebbero felici: lupi, capre pecore, gente di città e gente delle valli.