Sembra che il numero di incidenti in cui sono coinvolti i motociclisti sia in aumento. Ciò può essere dovuto al fatto che con le nuove normative i giovani possono avere accesso alle due ruote anche di grossa cilindrata. Come ovviare? Semplice: basta introdurre qualche novità nell’esame per “scoraggiare” qualcuno ad avvicinarsi alla moto. Mi riferisco alla nuova normativa che prevede che l’esaminatore si segga sul seggiolino posteriore assieme all’esaminato. Vale forse la pena osservare che il motociclista è di solito un “solitario”. Non nel senso che non gli piaccia la compagnia, ma che è abituato a guidare da solo. Al massimo dietro può salire la moglie o la “morosa”, di solito anche loro amanti della moto. Ora mettiamoci nei panni di colui che sta facendo l’esame. Già “stressato” per conto suo (traffico, esame stesso...), “deve” pensare a quella persona che sta portando a “spasso” (per modo di dire). Oltretutto che certe moto, pur essendo omologate per due persone, hanno un seggiolino posteriore tipo “strapuntino” ed è per questo che le si compera. Inoltre prima dell’esame è stato abituato a viaggiare solo e ad assimilare certi “comportamenti” tipici del mezzo che usa. Non credo che molti maestri di guida saliranno “spontaneamente” convinti in sella. Mi viene da dare un consiglio ai nuovi esaminandi: il giorno dell’esame noleggiare una bella Harley Davidson con una sella posteriore tipo “divano” con tanto di coperta in pelle di pecora, sempre più comoda dello “strapuntino”.