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La strada non è in concorrenza con la ferrovia

In merito alla prossima votazione popolare sull’ampliamento di alcuni tratti autostradali, assistiamo a un ripetitivo e stucchevole déjà vu: gli oppositori stanno facendo di tutto per mettere la strada contro la ferrovia! È quindi giunto il momento di rinfrescare al lettore alcune realtà sul sistema di finanziamento delle nostre infrastrutture.

Il Fondo per le strade nazionali e i trasporti d’agglomerato (FOSTRA), accettato dalla popolazione in votazione, è finanziato da risorse che la Costituzione federale destina a compiti specifici e che non possono essere utilizzate per altri scopi. In totale, ogni anno sono raccolti poco meno di 3 miliardi di franchi con la sovrattassa sui carburanti, oltre ai proventi della vignetta autostradale e alla tassa sull’importazione di automobili.

Il finanziamento delle opere in fase di realizzazione è garantito, senza ulteriori prelievi. Il Fondo per l’infrastruttura ferroviaria è invece dotato di risorse stanziate, principalmente dall’Iva, dall’Ifd, dalla tassa sul traffico pesante, dalla Confederazione e dai Cantoni; in totale quasi 5,7 miliardi di franchi l’anno. Per ora, questo fondo è sufficiente per far fronte alle varie fasi dello sviluppo ferroviario (2025, 2035 e ZEB) dove si prevede di investire circa 28 miliardi di franchi. I nostri due principali vettori di trasporto strada e ferrovia devono progredire in simbiosi; non ha senso fomentare sterili discussioni ideologiche quando entrambi sono già sovraccarichi per molte ore al giorno. Semmai il problema non sta nella mancanza o nella concorrenza di risorse, ma piuttosto nei ritardi della pianificazione e dell’attuazione.

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