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Non uccidete il lupo. Educatelo!

19 settembre 2024
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Non passa una settimana senza che i monti e le valli del Ticino siano testimoni dell’ennesima strage: pecore e capre sbranate dai lupi. Sembra quasi che questi predatori abbiano trovato il loro ristorante a buffet nei pascoli dei poveri contadini. E non per fame, attenzione! No, qui si tratta di puro divertimento. Si potrebbe quasi immaginare il capo branco che grida: “Oggi uccido 15 ovini, ci sarà da divertirsi! Greggi massacrate, sangue ovunque e lupi che, soddisfatti, se ne vanno con la pancia piena e un bel sorriso stampato sul muso”. No, signori miei, qui non parliamo di sopravvivenza, ma di puro e sadico intrattenimento. E mentre i lupi festeggiano la loro vittoria, i poveri contadini si svegliano trovando il proprio lavoro e sacrificio trasformati in un tappeto di carcasse. Disperati, chiedono soluzioni. E cosa arriva dalle autorità? Una “regolazione proattiva degli effettivi di lupo”, un termine che suona bene, ma nella pratica si traduce in: “abbiamo ucciso quattro lupi, e ora che volete?”. Insomma, un contentino. Ma intanto i predatori continuano imperterriti: “Oggi ne sbrano dieci”, pensa il lupo, “tanto domani ci saranno altre greggi per il mio intrattenimento.” Quando le stragi diventano davvero clamorose, scatta l’operazione scientifica. Non si può mica accusare un lupo a caso! Prima di tutto bisogna raccogliere le prove… ed ecco la caccia alle feci! Squadre di esperti si inoltrano nei boschi, sacchetti alla mano, non per funghi o castagne, ma alla ricerca di escrementi per l’estrazione del Dna. “Bingo, Abbiamo identificato il colpevole!”. Ma attenzione a non sbagliare, altrimenti gli animalisti insorgono e trasformano il caso in un affare di Stato. Dibattiti infiniti, articoli e talk show dedicati al lupo “innocente”. La vera chicca arriva dai Paesi di oltre Oceano, dove un’università ha proposto una teoria geniale: il lupo uccide per divertimento perché… non è educato. Ecco nascere il progetto delle scuole per lupi. Psicologi, veterinari e teneri animalisti stanno elaborando un corso di educazione per insegnare ai lupi a uccidere con moderazione. “Se non hai troppa fame, accontentati di una gallina”, suggeriscono gli esperti. “Se proprio non puoi farne a meno, divertiti solo con una pecorella dalle carni rosa.” Se i lupi saranno bravi studenti, magari funzionerà! Scherzi a parte, la realtà per i contadini ticinesi è tragica. I loro animali muoiono in modo atroce, e il lupo sembra più interessato a squarciare le gole delle povere bestie indifese, che a mangiare. Forse è il momento di smettere di filosofeggiare e prendere decisioni serie. In fondo il lupo perde il pelo, ma non il vizio… di divertirsi a spese dei contadini e degli animali.