Biodiversità?

Il lupo, che non uccide ma sbrana e lascia crepare le sue prede in sofferenze atroci; il calabrone che in poche ore stermina un popolo di api; il progetto Rewilding colla trasformazione dell’arco alpino in parco tipo Yellowstone ecc.; quella biodiversità non la voglio. Inoltre, la varietà d’erbacce, insetti e organismi nel suolo dimostra la salute del nostro ambiente. Il problema è altrove. Quale è la tossicità del “vapore acqueo innocuo” col quale gli aerei imbiancano il cielo? Quale è la composizione della sabbia del deserto (nel quale i Francesi hanno sperimentato l’atomica?). Come mai, all’improvviso, diversi apicoltori trovano arnie vuote, senza sciamata, né malattia, né cadaveri? Cosa dice lo studio del 1996 “Weather as a force multiplier: owning the weather in 2025” cioè la manipolazione del clima come arma militare, denunciata dal generale (ex NATO) Fabio Mini? Cos’è la “guerra ambientale”? E, se, dopo aver coperto i tetti di pannelli solari (fabbricazione e smaltimento problematici), ora si progettano schermi spaziali per bloccare i raggi del sole… viene da meditare sulle parole di E. Chouard: “La fusione tra Stato e imprese (multinazionali) si chiama fascismo”.