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Strumentalizzazione dell’inquinamento

Potenti frange della “gauche caviar”, per evidenti obiettivi politici, strumentalizzano il problema inquinamento. Inizino Cina, India, Russia, America e altri ancora, a non inquinare. Si proibisca di tagliare grandi estensioni di foreste amazzoniche e tropicali, che sono i polmoni del pianeta. E le guerre in corso, con i loro armamenti non inquinano?

Basta con la criminalizzazione di certe nazioni come la nostra. Ad esempio: la Cedu ha stabilito che la Confederazione elvetica ha violato i diritti dei suoi cittadini perché non ha preso le misure necessarie a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Energie pulite, ma dove? Quali? Che alla fine creano ulteriori problemi: vedi energia prodotta da centrali a carbone... centrali della morte! Auto elettriche ecc... con relativo problema di smaltimento di montagne di batterie e surrogati vari. Più della metà della fornitura mondiale di cobalto (componente delle batterie) proviene dal Congo. E sono perlopiù i bambini e le donne a lavorare in queste miniere e a pagare le terribili condizioni dello sfruttamento e della salute.
Pale eoliche che uccidono gli uccelli, con conseguente inquinamento fonico.

La maggior parte dei cambiamenti climatici è dovuto a cicli periodici, che avvengono ogni cento/duecento/trecento anni. L’uomo, seppur in minor parte responsabile, poco può fare contro questi eventi climatici.

Noi svizzeri, ma perché dobbiamo sempre arrivare per primi, per dare il buon esempio a tutti e pagare per chi poi non fa nulla e inquina veramente il pianeta? Il problema va affrontato di petto, a breve termine, dai veri e grandi responsabili di questo galoppante inquinamento.

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