Nel cuore dell’Europa, la Svizzera, celebre per la sua supremazia nel campo farmaceutico, si trova ad affrontare un dilemma che ci tiene con il fiato sospeso: una crescente penuria di farmaci essenziali.
Ma questo non è solo un problema svizzero. Francia, Germania e Italia e altri Paesi europei si trovano nella stessa tempesta, tanto che hanno addirittura vietato l’esportazione di alcuni farmaci per proteggere le loro riserve interne.
La crisi farmaceutica elvetica non è un’onda improvvisa, ma una tempesta che si è accumulata nel corso degli anni senza trovare un porto sicuro. In una popolazione di soli 9 milioni di anime, in confronto ai 60-80 milioni dei suoi vicini, la domanda interna sembra essere una goccia in un mare. Tuttavia questa carenza non riguarda solo numeri, ma vite umane. Antibiotici, medicamenti per cardiopatie, antidolorifici, antitumorali, terapie per malattie croniche e perfino farmaci pediatrici sono scarsi, o introvabili, lasciando i pazienti con un vuoto di cure necessarie.
È un paradosso sconcertante: la Svizzera, una potenza globale nel campo farmaceutico, è costretta a combattere contro la propria scarsità di risorse mediche. Nonostante sia uno dei principali esportatori di farmaci al mondo, con un fatturato di 77,9 miliardi di dollari nel 2020, il mercato interno soffre di una grave carenza.
Una delle cause? Ad esempio il magro profitto nel settore dei generici una volta che i brevetti scadono. Un margine che le aziende considerano troppo esiguo rispetto ai costi sostenuti per ricerca e sviluppo, spingendole a privilegiare il proprio interesse economico a discapito delle esigenze della popolazione. Ma c’è una speranza, una luce nel buio, un’iniziativa popolare federale cerca di rispondere a questa crisi, chiedendo maggior sicurezza nell’approvvigionamento medico, modificando un articolo della Costituzione.
L’obiettivo è chiaro: evitare carenze di farmaci e di altri materiali medici, promuovere la ricerca e la produzione di agenti terapeutici essenziali e garantire l’accesso ai pazienti, mantenendo scorte adeguate. Il formulario è disponibile presso le farmacie per permettere ai cittadini di aderire.
In conclusione, la mancanza di farmaci in Svizzera è un problema complesso, che richiede azioni concrete e immediate da parte dei politici, delle case farmaceutiche e dei cittadini stessi. È imperativo trovare un equilibrio tra gli interessi economici e la salute pubblica, per assicurare che nessun individuo debba fare i conti con la mancanza di cure mediche essenziali.