Si è fatto un gran parlare e scrivere sul tema degli abusi, scoperti recentemente nella Chiesa, da parte di sacerdoti o religiosi a danno di minorenni e adulti, celati per anni da vescovi, priori o cardinali, onde evitare scandali!
Le statistiche pubblicate recentemente, purtroppo, denotano un calo dei cattolici nella Chiesa svizzera del 24%. Del resto basta andare in chiesa la domenica durante le celebrazioni delle Messe per accorgersi che la gente è diminuita.
Non desidero fare nessuna predica per coloro che hanno abbandonato la Chiesa, ma solo una constatazione. Sappiamo tutti che anche i preti e i religiosi sono persone, e, come tutti noi, con fragilità e debolezze umane (“chi è senza peccato scagli la prima pietra” ci ricorda il Vangelo).
Ci indigniamo sicuramente quando succedono abusi da parte di genitori, figurarsi quando a commetterli sono coloro che ci guidano spiritualmente e ai quali diamo la nostra totale fiducia e il nostro aiuto nelle parrocchie!
Ma per un Cristiano impegnato, con una Fede forte alimentata dai sacramenti, dalla preghiera e dalle opere di bene, questi abusi non dovrebbero far desistere dal credere. La base di una vita di Fede deve essere la Parola di Dio, il Vangelo vissuto giorno per giorno.
Debolezze o errori da parte dei fratelli in Cristo non dovrebbero intaccare il dono ricevuto fin dal giorno del nostro Battesimo. Per chi sbaglia ci deve essere, da parte di un vero Cristiano, indignazione certo, ma anche comprensione, perdono, capire cosa l’abbia indotto a fare quel che ha fatto e sostegno perché ciò non accada più.
Gli abusi di preti o religiosi, per chi ha una Fede fragile, sono una scusa per non andare più in chiesa, dopo magari una vita di abitudine ad andarci inculcata dai genitori e continuata per anni, senza una vera crescita spirituale.
Chi invece ha una Fede forte, ben radicata, continuerà sempre a fare ciò che cristianamente ha fatto, perché la sua Fede, la sua Speranza e la sua Carità hanno un solo nome: Gesù Cristo!