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Dem-ocra-zia: che non è una zia di colore… ocra

14 novembre 2023
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Conosco Matteo Quadranti, avvocato di Balerna granconsigliere Plrt, a sufficienza, credo, per ritenerlo uno dei pochi ancora capaci di ragionare con la propria testa. E di saper pure indignarsi. Scrive Quadranti su laRegione dello scorso 11 novembre titolando il suo testo ‘La democrazia scomparsa’: “Nel mondo digitale e dei social media, che non sono legati a territori fisici specifici, emerge un ulteriore interrogativo: qual è il ruolo dello Stato e della democrazia? Questi concetti ‘metaterritoriali’ non dipendono dalle tradizionali dimensioni geografiche. Se la democrazia liberale ha avuto origine nell’era industriale e si è evoluta con le tecnologie comunicative del passato, quali telegrafo, radio, telefono e televisione, ciò solleva un interrogativo sul futuro di democrazia e di Stato nell’era digitale e dell’intelligenza artificiale”.
Caspita, mi son detto, questo è finalmente uno che vede il re nudo! Il problema però che oggi chi possiede ancora il dono della vista viene ritenuto dalla maggioranza un cieco. E, per rimanere nel politicamente corretto, fa la figura di un “non vedente”. Caro Quadranti, chi allora potrebbe fare, sic, la “quadra” a tutto questo casotto? Magari una come la Mirante che mira, sic, al “suo” popolo?
Abbiamo dotato, con i nostri poveri mezzi, il Cantone anche di un’Università che dovrebbe occuparsi pure di comunicazione e, naturalmente, della sua cultura. Ma Lei, avvocato Quadranti, ha già visto qualcosa muoversi di serio? Siamo ormai mondialmente quasi tutti finiti nella m…, ma nessuno che senta, e che denunci il puzzo? Il colore ocra non richiama, per esempio, a nessuno qualcosa? O abbiamo forse perso quasi tutti anche il senso dell’olfatto? A parte naturalmente quelli che per un posto per piazzarsi all’Usi hanno prontamente e convenientemente trovato anche… l’“olfatto”. Non crede, caro Quadranti?