Un mondo trascinato nelle nebbie, l’anno è ormai vecchio e stanco. Le foglie ingiallite appaiono liete di morire. Nelle strade di novembre i passi non risuonano più come prima. Troppa malinconia ha invaso il mondo, troppe foglie si sono arrese. Novembre abbandona albe e tramonti dorati. Porta giornate tristi. Lunghe ombre. Nelle cupe nebbie la quiete. Gli uccelli migrano a stormi, cercando in volo contrade lontane, più liete. Noi restiamo, calcando vecchio fango e consuete vie. Restiamo con sempre le stesse infinite noie e speranze remote, che c’infliggeranno le stesse ferite. Non importa la mesta oscurità di novembre. Possiamo ancora trovare una via, poiché niente dura per sempre; nemmeno la fredda pioggia di novembre. Cogliamo questi ultimi lampi di bellezza della terra esausta che si prepara a morire.
Ricordiamo che coloro che amiamo e abbiamo perduto sono sempre uniti dalle corde del cuore... nell’infinito.