Quest'estate è stata la più calda di sempre, segnando una tendenza inarrestabile. Dal 1980, la temperatura globale è aumentata di 1,3°C e presto supererà i 2°C. Questo non è solo un dato, ma una minaccia reale. Questo fatto non può essere sottovalutato; non è una questione insignificante. Tutta la vita dipende dalla temperatura: osserviamo cosa accade quando la temperatura corporea aumenta di due gradi: non siamo più in grado di agire, siamo malati e destinati al declino. Il Politecnico di Zurigo prevede che tra poco Zurigo avrà un clima come Palermo oggi. Anche il Sud della Spagna e dell'Italia sperimentano temperature da Sahara. Il 18% della Terra, con due miliardi di persone, diventerà inabitabile. Questo non riguarda solo "migranti" di oggi, ma dove andranno queste persone? Dovremmo prendere sul serio gli ambientalisti invece di deriderli o addirittura di combatterli. Siamo noi a causare questo disastro. Attualmente, più del 70% dei mammiferi è bestiame e usiamo almeno il 70% delle terre agricole per nutrirli. L'85% degli uccelli è pollame. Nel 2020, i materiali sintetici come plastica hanno superato la biomassa in peso. Stiamo distruggendo gli alberi, i nostri amici che sono così abili nel trasformare la CO2 in ossigeno e carbonio. Siamo noi che, come una forza tettonica, causiamo la scomparsa di molte specie, e questa perdita comporta costi economici sempre crescenti.
Sono una nonna, sono una madre e desidero che mia nipote possa ancora nutrire una piccola speranza e vivere in un mondo ricco di piante e animali diversi. Desidero che possa vedere la neve e subire estreme condizioni di siccità o la grandine, come è successo recentemente a Locarno, dove molte case, automobili, alberi e colture sono state distrutte.