La chiusura prolungata del tunnel ferroviario del San Gottardo sta creando non pochi problemi.
Purtroppo il deragliamento di un treno sta evidenziando la grande importanza di questa opera, sia per il traffico merci che per il traffico passeggeri.
Se per l’economia c’è la speranza che la possibile riapertura in tempi brevi di una canna possa almeno cercare di limitare i danni (che comunque saranno importanti), il discorso è diverso per il traffico passeggeri.
Mi si dirà che l’aumento dei tempi di percorrenza sono comunque sopportabili. Per chi valica il Gottardo saranno di almeno 60 minuti in più. Si fa un passo indietro, tornando alla situazione prima dell’apertura del tunnel, ma i collegamenti sono garantiti.
Tuttavia il mio pensiero va ai giovani ticinesi che per motivi di studio si spostano settimanalmente oltre Gottardo. Molti di essi, per questioni di costo, sono titolari di un abbonamento Seven25/AG Night, con il quale possono circolare dalle 19 alle 5 del mattino seguente, dunque al di fuori degli orari di punta, a costi contenuti. In molti casi parliamo di giovani che grazie a loro sacrifici e a quelli delle loro famiglie, stanno seguendo oltralpe percorsi di studio superiori.
L’aumento dei tempi di percorrenza sulla linea del Gottardo creerà loro seri problemi. Per evitare rischi di perdite di coincidenze o di arrivare nelle città universitarie a un orario in cui i trasporti cittadini sono già fermi, gli studenti dovranno partire prima delle 19, dovendosi sobbarcare dunque anche dei costi superiori oltre ai maggiori tempi di percorrenza.
Penso che in considerazione della situazione eccezionale venutasi a creare, e dei noti problemi di occupazione la domenica sera per i treni utilizzati dagli studenti ticinesi, le Ffs potrebbero anticipare la validità di questi abbonamenti alle 18 invece delle 19.