Sabato scorso un folto pubblico ha partecipato ai festeggiamenti per i 100 anni dell’Ospedale cantonale di Faido. Un plauso ai dirigenti e a tutto il personale dell’ospedale per il grande lavoro di preparazione, per il programma d’intrattenimento e per la squisita parte culinaria. Particolarmente interessanti e istruttivi sono stati i discorsi dei vari oratori tra cui il Capo del Governo ticinese e Capo del Dipartimento della Sanità, i vari dirigenti di quest’ultimo Dipartimento, il Direttore dell’ospedale in festa e il rappresentante del Comune di Faido nonché esimio storico. Tra l’altro si è anche accennato al fatto che per un certo periodo Faido ebbe due ospedali con il Santa Croce, trasformato in seguito a residenza per le persone anziane. Tutto perfetto salvo una “dimenticanza” nei vari discorsi. Infatti per 60 anni da inizio 1900 al 1962 l’Alta Leventina ebbe un terzo ospedale, il Sanatorio cantonale di Piotta, acquistato dal cantone nel 1919 su impulso dell’allora Consigliere di Stato dottor Giovanni Rossi, le cui ceneri furono poste in una urna all’entrata del Sanatorio e ora depositate a Ligornetto. Anche questa struttura ha offerto molti posti di lavoro non solo ai vallerani ma anche a molti Ticinesi e anche Moesani, senza dimenticare poi i numerosi medici assistenti provenienti sia dal Ticino che dalla vicina Italia e persino dalla Germania che hanno potuto migliorare le loro conoscenze mediche nel campo della tubercolosi. Questo ospedale chiuse i battenti nel 1962 non come molti affermarono per la mancanza di pazienti bensì per la mancata intesa tra i partiti di governo. Il 3 dicembre 2005 al Dazio Grande è stato presentato il libro di Ivo Giulietti sui 100 anni del Sanatorio di Piotta e fu pure organizzata una mostra. Guarda caso nessun rappresentante del Cantone presenziò. La storia si ripete e il Sanatorio va in rovina! E dire che sarebbe stata una ottima residenza per le persone anziane essendo situato in pieno sole tutto l’anno e con collegamenti assicurati sia con l’autopostale che con la funicolare oppure come struttura postoperatoria e di convalescenza. Auguro lunga vita all’ospedale cantonale di Faido.