Da ragazzo trascorrevo le mie vacanze a Cadro, che era ancora un paese rurale, a svegliarci la mattina ci pensavano i numerosi galli del paese, ognuno con una sua tonalità. Poi seguivano le campane ed era normale. Ora siamo diventati più "sensibili" ai rumori. Quindi, becco chiuso per i galli, battacchi fermi per le campane. Parola d’ordine: lotta ai rumori. Orbene da qualche mese nel bel mezzo del mio quartiere, è spuntato un deposito provvisorio di cantiere. E fin qui, niente di anormale. Ma non è un magazzino della ditta. Però le attività sono più o meno le stesse. Il problema è che al mattino alle ore 7 (come alla passata sveglia della Scuola recluta) ecco iniziare l'attività. C’è un piccolo escavatore che ogni volta che innesta la retromarcia, emette un continuo beep... beep, che serve a indicare a un eventuale operaio di togliersi da lì. È una sicurezza. Il problema, credo per tutti gli abitanti del quartiere, è che questo "suono" è a prova di finestra. Inoltre, ti resta in testa in modo che qualche volta ti capita di sentirlo anche quando non c’è. Tanto è vero che dentro di te speri che piova a dirotto, così che il cantiere si fermi. Non si discute sulla sicurezza, ma in questo deposito ci sono al massimo due o tre operai, uno sull'escavatore, e altri due in altre faccende affaccendati.Ci sarebbe un modo di risolvere il problema? Perché ultimamente nella città di Bellinzona, specialmente al nord, dove sembra scoppiata la "febbre del mattone", i rumori sono molto aumentati. Lotta ai rumori ? Lasciamo vivere i possessori di moto storiche, le automobili come le Ferrari (il suo motore non emette rumori ma "musica" per chi la sa ascoltare). Iniziamo con le attività umane che ne sono la fonte maggiore.