... è anche amore per la Patria, nel senso più ampio del termine. Sensibilità è preoccuparsi dell'immigrazione di massa in atto ormai da tempo, dai Paesi afroasiatici verso l'Occidente. Parlare di invasione non è affatto eufemistico. Questo fenomeno non risparmia neppure la Svizzera. In prima linea, a occuparsene e preoccuparsene seriamente, dovrebbero essere i nostri governanti. Invece, è ormai evidente e opinione diffusa, che essi seguono (a ogni piè sospinto) i diktat dell'Ue. Oltretutto è in corso un'espansione degli atlantisti verso Est, e a costoro ci siamo servilmente venduti per pochi soldi, cancellando la nostra secolare neutralità in poche ore. La sensibilità espone l'anima a ferite, ma nel contempo acuisce la visione dei fatti della vita. La vena poetica è una dote, una capacità innata, indipendentemente da ogni ideologia o convinzione politica. La sensibilità va oltre e include: l'amore per le persone, per la nostra Patria e per i nostri connazionali. L'attaccamento alle nostre radici e origini va palesemente scemando. In ogni epoca vissero scrittori e poeti di grande valore. Essi produssero opere immense, espressero amore, passione e volontà di pace. Tra loro non solo: sacerdoti, santi, eremiti, o buonisti... di sinistra. Ma ci furono anche guerrieri, con valori etici e morali che scrissero poesie e parlarono di amore e di pace, con grande dignità e nobiltà d'animo. Molti sacrificarono la vita per la Patria. Loro malgrado, furono anche costretti a uccidere per difendere la nostra gente e il nostro territorio. Sono cambiati i tempi, ma la sensibilità per l'amor Patrio, cari governanti, dev'essere un presupposto essenziale per guidare la nostra Nazione.