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Battere il chiodo sullo sviluppo dell’alto Ticino

18 aprile 2023
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Non si può che plaudire all’idea del consigliere nazionale Rocco Cattaneo, illustrata di recente da questo giornale, di collegare l’alta Leventina, mediante una galleria sotto la Nufenen, all’alto Vallese e da lì, tramite il previsto traforo del Grimsel, con l’Oberland bernese. In effetti, non esistono solo i collegamenti nord-sud, ma anche quelli est-ovest.

Si pensi al riguardo al precedente dei Walser, citati dal presidente dell’Ente regionale Locarnese e Vallemaggia, Giacomo Garzoli, intervenendo, sempre su queste colonne lo scorso 31 marzo, sotto il titolo “finestra di Bedretto e sviluppo dell’alto Ticino”; articolo in cui si accenna pure a un possibile collegamento fra Bosco Gurin e la Valle Formazza. Uscendo un po’ dai nostri confini, potremmo pensare – aggiungo io – anche ai Cimbri, che nei secoli scorsi si sono diffusi un po’ ovunque. Se solo una parte dei turisti che frequentano l’Oberland bernese giungesse da noi, i costi dell’investimento necessario si giustificherebbero ampiamente.

Resta da chiedersi se il collegamento debba essere stradale o ferroviario. Va da sé che una cosa non esclude l’altra, dato che le automobili possono benissimo venir trasportate sul treno.

Per i collegamenti non adatti a un turismo di giornata, non condivido invece l’idea di una funivia, come quella prevista tra la stazione di Ambrì-Piotta, superando le montagne tra Leventina e Vallemaggia, fino al paese di Fusio, per giunta senza nessuna fermata intermedia!

Non è escluso che i collegamenti est-ovest subiscano ancora la cattiva fama della galleria del Furka. A parte che non è il primo caso in cui i preventivi sono stati superati, anche di molto, in fase di realizzazione, occorre tener presente che oggi l’opera è redditizia anche in termini finanziari.