E allora buttiamola sul metaforico. Molta gente, troppa, considera oramai il movimento pacifista alla stregua del volo velleitario di uno sciame di fragili farfalle. Un elemento perturbante, che si materializza, per malefica sorte, nel bel mezzo di un branco di rinoceronti infuriati ben oltre il proprio corno. Perché non considerare invece la benefica possibilità, per cui miriadi di esserini arcobaleno volanti, evanescenti eppure resilienti, possano distrarre la torma inferocita, inducendola a desistere dalle mire belligeranti? Potremmo chiamarla strategia della bellezza dei pensieri leggeri che si liberano dal fango. Il potere della pace sta anche nel saper volare dentro l’occhio del ciclone provocandone lo strabismo, così da scongiurare la tempesta che arreca soltanto sciagura e distruzione.