No, non sono consigliere comunale di Caslano e questa non è una petizione. Ho una coppia di amici che abitano a Magliaso (comune confinante) che mi chiedono se il "latifondo" che si estende dall’Albergo Gardenia fino al lago Ceresio e alla Magliasina sia edificabile o meno – immagino di sì, in parte almeno – e che cosa aspetti il Municipio di un comune così ricco ad acquistarlo, tanto più che è d’innegabile attrattiva. Per farne che cosa?
Non un altro golf. No, ma ad esempio per fare di questo "prato verde" un parco pubblico, prima che cada negli artigli di speculatori edilizi che non esiterebbero a farne un inno alla bruttura: "Solo case su case, catrame e cemento" o ecomostri come quelli di Agnuzzo o di Cassarate o Campione; che riempirebbero sì le casse comunali, ma non migliorerebbero di certo la qualità di vita della popolazione locale.
Caslano potrebbe prendere esempio da Faido che ne ha ideato uno senza pretese, ma pregevole, nostrano: campo delle bocce, ping-pong, area per concerti all’aperto eccetera o anche più "fantasioso" ad esempio pallavolo in spiaggia (vedi Cresciano), ma soprattutto senza "camping" né caravan invasivi e sterili come quelli di Agno, Tenero e altrove. A Faido non c’è il lago, ma la nota cascata della Piumogna (che quest’anno invero "casca" poca acqua) e il laghetto sottostante dove l’estate ci si può fare il bagno per il divertimento della popolazione (nordica o "sudicia" poco importa).