L’uomo da anni sfrutta i numeri per stabilire regole e calcoli che contengono la chiave delle scoperte tecnologiche e scientifiche. Tra i vari numeri che si possono incontrare ci sono 1,41; 3,14; 9,81; 1,61 e 4,65. I primi quattro sono famosi e qualsiasi allievo ticinese ne conosce il significato anche perché considerati le costanti della matematica e della fisica: radice quadrata di 2, pi greco, costante di gravità e costante del rapporto aureo. Manca all’appello il 4,65.
Molti allievi di quarta media in queste ultime settimane di scuola sono intenti a far di conto. Stanno sommando le nove note di materia e possono raggiungere vari risultati: i più preoccupati sperano nel 42 ma non nel 41,5. In nessuno dei due casi però otterranno il numero magico che apre le porte al loro futuro: la media del 4,65 per le scuole superiori. Numero che moltiplicato per 9 non darà mai i risultati sopracitati bensì 41,85. Il 4,65 non è una costante matematica, non significa niente dal punto di vista didattico/pedagogico, non specifica competenze: semplicemente non è ottenibile quindi non esiste. È però il mantra per accedere alle scuole superiori ticinesi.
Per la scuola media è una tegola che dura da oltre un trentennio, altro che i livelli. Si può discutere sulla validità e il senso dei livelli ma è questo numero irraggiungibile, al centesimo, che decide tutto. I livelli possono essere tolti ma la regola del passaggio rimane. Visto che in età scolastica obbligatoria gli allievi si vogliono considerare tutti con le stesse potenzialità, alle superiori questo non può accadere. Le scuole superiori devono mantenere la loro essenza e sono giustamente esigenti.
Quindi bisogna darsi altre regole: bisogna trovare accordi tra i vari ordini di scuola e stabilire obiettivi raggiungibili.