laR+ I dibattiti

No a più caos viario

(tipress)

L’ampliamento della rete autostradale attira volenti o nolenti "traffico indotto". Quando una strada viene resa più accessibile e scorrevole, diventa una scelta più appetibile, portando così a un aumento del volume di traffico complessivo. Studi in Svizzera e nel resto del mondo confermano questo fenomeno: creare più strade genera inevitabilmente più traffico, specialmente quando queste nuove vie collegano zone ad alta densità abitativa. Un circolo vizioso che si ripete e che finirà per intasare ulteriormente le strade urbane, senza alcun beneficio duraturo. L’offerta stradale infatti determina la domanda di mobilità: tra il 1980 e il 2020 la popolazione è aumentata del 30% ma il traffico del 60%.

In un contesto finanziario difficile, nel quadro della transizione ecologica, con una popolazione che aumenta e un territorio con spazio che scarseggia, bisogna investire le preziose risorse a disposizione mettendo la priorità assoluta sui mezzi di trasporto più efficienti nell’uso dello spazio e dell’energia e che generano minori costi esterni (traffico stradale: annualmente 19,5 miliardi di franchi). Solo i progetti su cui voteremo costeranno almeno 5,3 miliardi di franchi, probabilmente di più. Dal 1990 i prezzi dei trasporti pubblici sono raddoppiati, mentre il costo del trasporto motorizzato privato è rimasto pressoché invariato, anzi, tenendo conto dell'inflazione, sarebbe addirittura diminuito. Bisogna cambiare le priorità e promuovere veramente le alternative più efficienti del traffico motorizzato individuale.

In un contesto territoriale già sotto pressione è infine estremamente preoccupante sacrificare ulteriori ettari di preziosi terreni agricoli e foreste sull’altare dell'espansione delle autostrade.

Il 24 novembre voterò un chiaro NO: per una mobilità sostenibile e per meno ingorghi a beneficio di tutte e tutti, automobilisti compresi.