Contrariamente a quanto pretendono i fautori degli smisurati ampliamenti autostradali in votazione il 24 novembre, è provato non solo scientificamente ma è anche ben visibile a tutti che nuove strade e corsie autostradali portano a nuovo traffico. Lo ammette perfino l’Ufficio federale delle strade per il tronco Le Vengeron-Coppet-Nyon, dove prevedono che – se la terza corsia dovesse essere approvata col pacchetto dei sei ampliamenti in votazione e realizzata entro il 2031 – già nel 2040 il traffico indotto porterebbe alla stessa situazione attuale, quindi non ci sarebbe nessun miglioramento, ma più traffico anche sulle strade di accesso alla A1.
Anche per il Potenziamo Lugano - Mendrisio Polume attualmente in fase di progettazione, l’Ustra ammette che genererà più traffico sulle strade cantonali del Mendrisiotto e del Luganese già ora sature. In costruzione abbiamo il raddoppio della Galleria del San Gottardo e la nuova Axenstrasse, e nel pacchetto in votazione le gallerie a Sciaffusa e Basilea che non faranno altro che aumentare il traffico sull’asse del Gottardo portando nuovi ingorghi sulla A2 già a partire da Bellinzona. A conferma della tesi ampiamente dimostrata “Più strade più traffico” sono intervenuti in questi giorni con una Petizione oltre 340 pianificatori e ingegneri del traffico che bocciano i progetti di ampliamento in votazione esattamente col medesimo argomento. “Studi empirici e analisi di precedenti progetti di ampliamento mostrano che l’ampliamento delle autostrade porta sollievo solo a breve termine. Con il notevole aumento del traffico sulle autostrade crescerà anche il traffico nelle città e nei villaggi”.
Nella petizione denunciano che non sono state esaminate e valutate alternative e che non è stata considerata la coordinazione con lo sviluppo urbanistico e territoriale. Ritengono che i 5 miliardi (nel frattempo sappiamo che saranno 2 miliardi in più come comunicato dalla rivista per i consumatori KTipp) prosciugheranno i mezzi a disposizione del fondo stradale bloccando la realizzazione di soluzioni più efficienti e sostenibili. Fermiamo il tutto, votiamo no il 24 novembre.