laR+ I dibattiti

A proposito di antisemitismo

La colonizzazione della Palestina (tuttora in atto), la forzatura della sua partizione, la creazione dello stato d’Israele e la sua espansione, l’arsenale nucleare creato di nascosto, l’arroganza nel non riconoscere il diritto internazionale, le pene inflitte al popolo palestinese dal ’47 in poi, e infine la mattanza in corso a Gaza hanno contribuito a più riprese dalla fine della seconda guerra mondiale a ravvivare un antisemitismo latente, pericolosamente indiscriminato e di origine molto discussa ma poco chiara.

A fare chiarezza viene in aiuto Theodor Herzl, ebreo ungherese tuttora venerato in Israele e considerato il padre del sionismo. Nel 1896 pubblicò “Der Judenstaat”, libro in cui proponeva la creazione di uno stato ebraico (in Palestina o in Argentina) che sottraesse gli ebrei alle persecuzioni antisemite. In esso si trova un interessante capitolo dedicato alle ragioni dell’antisemitismo di allora, capitolo da cui, per ragioni di spazio, sono state ritenute le frasi seguenti che si commentano da sole: “Non si tratta più di ragioni emotive, di vecchi pregiudizi e di mentalità ristretta, ma di ragioni politiche ed economiche. L’antisemitismo di oggi non deve essere confuso con l’odio religioso verso gli ebrei di un tempo” … “l’antisemitismo è una conseguenza dell’emancipazione degli ebrei” … “Stranamente, nel ghetto ci eravamo trasformati in un popolo di ceto medio ed eravamo emersi come una temibile concorrenza per la classe media” … “In realtà non si può fare nulla di efficace contro di noi. In passato, agli ebrei sono stati tolti i gioielli. Come volete sequestrare i beni mobili oggi? Si tratta di pezzi di carta stampata che sono rinchiusi da qualche parte nel mondo, forse nei forzieri cristiani. Certo, si possono tassare le azioni delle ferrovie, delle banche e delle imprese industriali di ogni tipo e, laddove esiste un’imposta progressiva sul reddito, si può catturare anche l’intero complesso dei beni mobili. Ma tutti questi tentativi non possono essere diretti solo contro gli ebrei, e quando si cerca di farlo, si verificano immediatamente gravi crisi economiche, che non sono affatto limitate agli ebrei” … “L’impossibilità d’interferire con gli ebrei non fa che intensificare e inasprire l’odio. L’antisemitismo cresce ogni giorno, ogni ora e deve continuare a crescere nella popolazione perché le cause persistono e non si può porre rimedio. La causa remota è la perdita della nostra assimilabilità che si è verificata nel Medioevo, la causa prossima è la nostra sovrapproduzione di intelligenze medie” … “Ci stiamo proletarizzando verso il basso in sovversivi, formando i sottufficiali di tutti i partiti rivoluzionari, e allo stesso tempo la nostra terribile potenza finanziaria sta crescendo verso l’alto”.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔