In attesa di riprogettare il tracciato dell'A2, le autorità ticinesi dovrebbero aprire un tavolo di discussione con i colleghi lombardi
I Municipi del Mendrisiotto sono intenti ad analizzare la nuova proposta per la deviazione dell’autostrada A2 per una nuova uscita verso l’Italia. È un progetto che toglierà molto traffico dal centro di Chiasso. Il pregio di questo studio è che da Coldrerio, dove vi è la stazione di servizio autostradale, l’A2 procederà in parte in galleria sotto la collina del Penz, con un allacciamento all’autostrada italiana dopo l’attuale galleria di Monte Olimpino, secondo la proposta Fontana. Oppure, in base alla variante Ostinelli, la strada nazionale si infilerà in una galleria artificiale sotto la collina di Mezzana, per poi proseguire sotto il paese di Balerna, creando uno svincolo e maxi-rotonda allo sbocco della Valle di Muggio, nell’area dei centri commerciali, e lo spostamento in un tunnel parzialmente artificiale sotto la collina di Vacallo in direzione di Brogeda.
Questa soluzione prima di essere operativa avrà bisogno, però, almeno di 30 anni di discussioni e altri 20 per la sua realizzazione. E bisogna avere i mezzi finanziari per concretizzarla. Cosa si può fare attualmente per diminuire il traffico infernale nel Mendrisiotto? Ci sono solo poche alternative, che devono essere affrontate con determinazione: il potenziamento del trasporto pubblico con la vicina Italia, con nuove linee di autobus tra Olgiate e Mendrisio, l’aumento della capacità dei treni Tilo, con vagoni sopraelevati (a due piani). Voglio ricordare che le Ffs hanno investito molti soldi nell’innalzamento delle gallerie per permettere il passaggio di questi nuovi convogli.
Un’altra possibilità è quella di aprire un discorso franco con l’Assessorato della Lombardia e di trovare subito soluzioni applicabili. Mi riferisco alla condivisione dell’auto per chi giornalmente si reca in Ticino a lavorare e deve usufruire degli appositi stalli creati al di là della frontiera nei Comuni confinanti, a Bizzarone e a Uggiate Trevano, che purtroppo adesso sono sempre vuoti. Oggi i frontalieri varcano il confine ognuno con la propria auto. Se solamente entrassero in due su ogni vettura, si risparmierebbero almeno 15’000 veicoli. Altro tema, per il momento non ancora risolto, è il trasporto aziendale; che non decolla. Qui tocca alle autorità ticinesi trovare delle soluzioni, dando incentivi alle ditte affinché venga messo subito in atto.
Ultimamente ho partecipato alla riunione della Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio. Era presente una delegazione di Ustra e una delle strade cantonali, che hanno spiegato in modo esaustivo i nuovi studi per migliorare il traffico nel nostro Distretto. Si è parlato della strada che dal valico di Bizzarone porta a Mendrisio, e della direttrice Mendrisio-Gaggiolo. Situazioni non facili a cui porre rimedio. Secondo il mio parere questi nuovi progetti vanno discussi con le autorità Italiane per trovare assieme delle soluzioni valide. Non deve essere un discorso solo a livello cantonale e federale, ma internazionale. Quindi sia Ustra che il Dipartimento del territorio dovrebbero aprire subito un contatto con la Regione Lombardia e insieme affrontare questi annosi problemi.
Il Mendrisiotto e la sua popolazione meritano di essere ascoltati e di avere una viabilità sostenibile, dove il traffico non condizioni il modo di vivere serenamente.