I dibattiti

Bellinzona: scuola ed extrascolastico non possono più attendere

Sede Nord: il messaggio municipale paga lo scotto di errori e leggerezze passate nella pianificazione degli spazi necessari e messa a norma degli stabili

Michele Egloff
(Ti-Press)

Mercoledì 29 novembre il Consiglio comunale di Bellinzona potrà finalmente votare il credito necessario per la ristrutturazione globale delle Scuole elementari Nord, comprensiva di un nuovo centro extrascolastico, come richiesto dalle prescrizioni federali in materia di politiche familiari. Un’occasione da non perdere per dare risposta all’attuale importante domanda conclamata delle famiglie e, in prospettiva, per essere pronti ad affrontare bisogni futuri. In quattro anni si è passati da 45’000 a 79’000 giorni di presenza, che sarebbero ancora più numerosi se ci fossero più posti. Pensiamo inoltre ai molti progetti strategici di sviluppo della città che stanno andando in cantiere, i quali porteranno famiglie giovani e persone che diventeranno genitori.

In materia di edilizia scolastica è troppo facile ritrovarsi in offside e dover rincorrere affannosamente la realtà, se non si gioca d’anticipo. Del resto lo stesso messaggio messo ora in votazione con una certa urgenza dal Municipio paga lo scotto di errori e leggerezze passati nella pianificazione degli spazi necessari, nella messa a norma degli stabili cittadini, nella manutenzione ordinaria e straordinaria ecc. Si pensi che in ambito della vetustà la città presenta un deficit di 75 milioni su un patrimonio scolastico di oltre 280 milioni.

L’aumento del preventivo fino a 27 milioni (che risulta confacente alle prestazioni richieste nei piani di appalto) è dovuto, oltre che dall’aumento dei prezzi, dal fatto che esso è stato redatto tenendo conto di tutti i lavori necessari a una ristrutturazione globale secondo le regole dell’arte e allo standard Minergie, e all’aggiunta di voci non considerate nel precedente preventivo (una su tutte mobili e arredi). Non da ultimo il budget sottoposto al Consiglio comunale comprende anche la realizzazione di aule di arti plastiche e di psicomotricità nel piano seminterrato, come pure di un centro extrascolastico al quarto piano, in grado di ospitare fino a 70 bambini. I nuovi spazi consentiranno un’organizzazione ottimale del centro, offrendo diverse tipologie di ambienti per gestire al meglio bambini di diverse fasce d’età ed esigenze.

Dai rapporti commissionali risulta che c’è chi osteggia l’ubicazione dell’extrascolastico al quarto piano adducendo difficoltà di accesso per i genitori e disturbo all’interno dell’edificio, auspicandone addirittura la realizzazione altrove (a questo proposito sarebbe interessante conoscere le alternative immaginate) o nel seminterrato. Si ricorda che il progetto del centro extrascolastico è stato verificato, prima dell’inoltro della domanda di costruzione, con l’Ufficio di sanità (Cantone) e con l’Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani (Cantone) ed è stato condiviso con il Dicastero educazione, cultura, giovani e famiglie della Città. Inoltre, il progetto di ristrutturazione, che comprende anche il centro extrascolastico, ha ottenuto la licenza edilizia il 18 agosto 2023.

I genitori non sembrano per nulla turbati dell’insediamento dell’extrascolastico al quarto piano. L’extrascolastico per definizione si svolge fuori dall’orario scolastico, quindi non recherebbe nessun disturbo alle lezioni. Inserirlo nel seminterrato infrangerebbe invece le norme poste dal Cantone relative alla necessaria illuminazione naturale (le attività delle arti plastiche si terrebbero solo occasionalmente al ‘meno uno’ qualora si necessitasse di attrezzature particolari). Personalmente, penso che non sia più il momento di tergiversare, ma di passare alla realizzazione del progetto quanto prima.

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