I dibattiti

Un referendum a Mendrisio? Ecco perché

Progetto di skatepark all'ex Macello, le riserve dei contrari da prendere in considerazione

Come lo immagina il Comune
(Rendering)

Negli scorsi giorni le sezioni di Mendrisio della Lega dei ticinesi e del Plr hanno con loro comunicati difeso sui media la decisione presa dal Consiglio comunale lo scorso 12 giugno. Per loro l’investimento di 2,63 milioni di franchi per edificare un skate park nell’area dell’ex Macello a Mendrisio è un ottimo investimento per i giovani. Sembrano proprio loro, i giovani, l’unica preoccupazione (elettorale?) da enfatizzare. Stando a questi due gruppi non si può oggi dire ‘no’ a un lavoro preparatorio al progetto che pare aver coinvolto attivamente tanti giovani.

Chi è contrario a questo investimento – e democraticamente sta raccogliendo le firme per un referendum – non sottovaluta il lavoro e l’impegno messo dai giovani per il progetto skate park, però non lo enfatizza: sembra infatti che i giovani veramente coinvolti anche nei workshop non siano stati più di una decina (e nemmeno tutti domiciliati nel Comune).

Chi è contrario all’investimento crede convintamente che i giovani abbiano diritto a una loro area di svago per praticare una disciplina (lo skate) che è comunque minoritaria rispetto ad altre praticate dalla nostra gioventù.
Adducono invece tutta una serie di riserve che i due gruppi politici si son ben guardati dal prendere in considerazione e contestare perché troppo evidenti.

Vale la pena ricordarne alcuni in modo che i cittadini possano valutarli serenamente e poi sottoscrivere – se lo desiderano – il referendum:
1. Questo spazio al centro di trafficate arterie stradali (tra via Vignalunga, via Zorzi e via Franscini) non è adatto ad accogliere un’area skate o altre strutture ricreative così come “un arredo urbano, con punti d’acqua e una zona ombreggiata”.

2. Sappiamo dagli studi del Dipartimento del territorio che la qualità dell’aria e l’impatto fonico (immissioni in decibel) che dovranno essere sopportati dai possibili fruitori a cui è destinato il progetto (giovani, famiglie, anziani) sono elevati, fuori dai limiti di ogni ragionevole norma.

3. Dubitiamo che – alla luce degli attuali difficili tempi a livello economico generale e comunale, con un previsto aumento del moltiplicatore annunciato per il 2023 – sia una buona cosa investire 2,63 milioni di franchi per un’area di svago e per un “posteggio di servizio” in un’area problematica.

4. Ammettiamo che l’area dell’ex Macello non può essere lasciata così come oggi la conosciamo dopo che per anni è stata utilizzata come area di cantiere (non è un bel vedere alle porte della Città); i cittadini accetteranno senz’altro e di buon grado un nuovo messaggio municipale che si limiti a prevedere in questa area la realizzazione: a) dei 21 posteggi cosiddetti “di servizio”, che sembrano essere così necessari, cercando magari di limarne il costo totale di 586mila franchi (28mila a posteggio sembrano un’enormità) riducendone magari il numero dato che a 200 metri c’è un autosilo (via Zorzi) sotto utilizzato; b) di un’area verde (senza alcuna infrastruttura) a costi anche qui se possibile più contenuti rispetto all’1,126 milioni di franchi previsti e soprattutto pensando a “un verde” che un domani non sia fonte di eccessivi costi di manutenzione.

5. Siamo certi che nei quartieri della città Mendrisio ci siano altri progetti ai quali dare la giusta precedenza visto che sappiamo che attendono pazientemente da anni la loro concretizzazione. Ripartendo da capo, senza perdere tempo, coinvolgendo veramente i giovani in questo esercizio, non sarà difficile individuare nei vari quartieri di Mendrisio un nuovo spazio fisico in cui pensare alla realizzazione d’un vero skate park, abbattendo pure i costi abbondantemente sotto i 2,63 milioni di franchi.

Per fare tutto ciò non resta che sottoscrivere il referendum, unico modo affinché la popolazione di Mendrisio democraticamente dica la sua e sovverta il consenso acritico dato dalla maggioranza del Consiglio comunale al messaggio municipale.