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Transizione di genere e registro di stato civile

Da gennaio dello scorso anno, ogni cittadino può decidere, in modo semplice e autonomo di cambiare il proprio sesso con una semplice dichiarazione rilasciata all’ufficio di stato civile. Tale diritto può riguardare anche i minori di sedici anni se vi è il consenso del rappresentante legale.

Con questa novella, il nostro Legislatore pensa di aver risolto il problema della transizione di genere per le persone che presentano una disforia di genere? Una pura illusione, un cambiamento legislativo di facciata che non affronta veramente le difficoltà di chi vive questo genere di situazione.

Intanto una transizione di genere presuppone che la persona sia realmente consapevole delle proprie scelte, giacché sono spesso definitive. E qui si pone un grande dilemma per i giovani, spesso ancora in età evolutiva e che possono essere confrontati con mutamenti di orientamento non definitivo.

Spaventa la possibilità di inibire lo sviluppo degli adolescenti – oggi possibile con la somministrazione di farmaci – in attesa di comprendere quale possa essere l’orientamento. Si tratta di farmaci che possono presentare effetti collaterali anche a lungo termine (problemi cardiaci, obesità, osteoporosi ecc.). Senza poi porre mente alle problematiche legate alla fase di sviluppo psicologico e intellettuale.

Quindi, senza voler fare nessun moralismo e conservando per me stesso ogni intima convinzione sul tema, credo sia necessario che si mettano in campo i supporti – e magari anche i limiti legislativi – atti a prevenire scelte avventate e irreversibili che avranno poi un impatto personale e sociale smisurato.

Un invito immediato ai genitori: non lasciate che si pongano in essere scelte avventate e senza un preventivo lungo e profondo percorso di comprensione, sempre consapevoli che una piena maturazione non può avvenire prima dell’età adulta.

Magari mi sto sbagliando, ma tutti questi cambiamenti, troppo spesso privi di studi scientifici autorevoli, mi fanno molta paura. Forse è paura di cose che non conosco, ma non posso che avere un atteggiamento protettivo istintivo verso i giovani, liberi di scegliere ma anche troppo liberi di sbagliare in virtù di una troppo spesso sbandierata libertà di scelta incondizionata.

Staremo a vedere. Di certo la soluzione finale non può limitarsi a iscrivere un cambiamento di sesso in un registro.