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Per un’imposta di circolazione lungimirante

L’inscindibilità di giustizia climatica e sociale con un occhio di riguardo per i giovani: questa è la visione che ispira il controprogetto all’iniziativa popolare "Per un’imposta di circolazione più giusta!". Il testo elaborato da ecologisti e socialisti e votato dal Parlamento cantonale prevede un contributo per l’acquisto di un abbonamento Arcobaleno, pari al 15% del costo, per le famiglie beneficiarie di sussidi cassa malati. La lungimiranza di questa proposta sta proprio nell’incentivare un cambiamento di abitudini, favorendo in particolare adolescenti/giovani (chi frequenta le scuole dell’obbligo e post-obbligatorie utilizza principalmente i mezzi di trasporto pubblici per poter accedere agli istituti scolastici) e riconoscendo che la mobilità è un fenomeno ormai multimodale (è corretto, e in ottica di riduzione del traffico motorizzato individuale sensato, che chi possiede un’auto ma non l’utilizza spesso perché cerca di prediligere i trasporti pubblici venga "indennizzato"). I quattro milioni destinati a tale scopo saranno ricavati tramite un calcolo dell’imposta di circolazione più completo e più equo rispetto a quello previsto dagli iniziativisti: oltre alle emissioni di CO2, verranno infatti anche considerate la massa e la potenza di un veicolo, due elementi che hanno un impatto significativo sull’usura del manto stradale e sui relativi costi di manutenzione e ambientali che ne risultano. Per evitare, inoltre, che l’efficienza crescente e la decarbonizzazione del parco macchine faccia drasticamente diminuire le entrate necessarie per risanare le strade, è previsto un coefficiente di adeguamento che il parlamento potrà adattare a sua discrezione. Abbiamo spesso sentito dire dagli iniziativisti che il calcolo da loro proposto farà risparmiare di più alla cittadinanza (con l’iniziativa sono previste delle entrate che si aggirano intorno ai 92 milioni, con il controprogetto intorno ai 96). Fermo restando che la tassa di circolazione diminuirà per il 90% della popolazione, la formula elaborata da Verdi e Ps varia a seconda delle diverse categorie di veicoli e riposa sul principio che chi detiene i mezzi finanziari per pagarsi un’auto sportiva o di lusso ha anche un margine finanziario sufficientemente largo per pagare un’imposta di circolazione più elevata. Non riteniamo corretto che una proprietaria di un Suv elettrico paghi molto di meno rispetto alla proprietaria di una piccola utilitaria. Domenica prossima votiamo di Sì a un controprogetto più equo, che è stato sostenuto dal Gran Consiglio e che considera la mobilità nel suo insieme.