laR+ I dibattiti

Il rosso e il verde: un’alleanza spontanea e naturale

Un’alleanza elettorale e programmatica fra socialisti e verdi è quanto di più utile e lungimirante si possa immaginare oggi per la Svizzera e il Ticino. Frenare questo processo significherebbe semplicemente perpetuare e favorire la conservazione.

La destra nega l’emergenza climatica, non rispetta la dignità del lavoro e calpesta le libertà e i diritti di chi fatica o non è ricco. Con le sue parole aggressive o ingannevoli, attacca la democrazia stessa. Il suo incessante lavorìo per l’indebolimento dello Stato e del servizio pubblico – pure nel campo dei media – unito alla propaganda nazionalista e xenofoba, è la scaltra e voluta contraddizione su cui fonda la sua politica che favorisce l’egemonia delle grandi concentrazioni finanziarie in Svizzera e all’estero, tradendo così le classi popolari e l’intero paese. Bisogna fermarla, con convinzione e coraggio. Noi, qui in Ticino, dobbiamo fare la nostra parte!

Quando le destre economiche e politiche ci dicono che le risorse per la ridistribuzione e per una maggiore giustizia sociale e climatica non ci sono, mentono sapendo di mentire. Sanno che queste ricchezze si trovano dove sono permessi il loro occultamento e la loro concentrazione, fondati sull’elusione fiscale e una politica squilibrata e ingiusta.

Le mobilitazioni giovanili, nate spontaneamente per denunciare l’emergenza climatica, lo sfruttamento lavorativo, per la parità di genere e contro il razzismo, sono nate fuori dai circuiti dei partiti e ci dicono che nella società emerge una visione nuova che unisce le sfide cruciali su cui ci giochiamo il futuro: la transizione ecologica e la lotta alle disuguaglianze.

Una politica che dovesse continuare a ostinarsi a dividere ciò che nelle piazze sta già marciando insieme, tradirebbe tutte queste speranze, anche in Ticino.