laR+ I dibattiti

Melide e il suo lago

A Melide il Municipio ha sottoposto al Consiglio comunale una variante di Piano regolatore (Pr) che permetterà, se approvata in via definitiva, di progettare in futuro un pontile galleggiante fino a 120 barche. Una proposta approvata dal legislativo che non ha però faticato a raccogliere oltre 200 firme per la richiesta di referendum. Il 19 giugno ci sarà la decisione dei cittadini votanti. Il nuovo porto galleggiante verrebbe a trovarsi davanti alla passeggiata Melide-Bissone, prima dell’arcata del ponte-diga compromettendo quindi l’immagine da cartolina che la prospettiva offre guardando a sud. Si tratta di una proposta divisiva. Quale bene collettivo la superficie di lago oggetto di variante interessa molti utenti. I primi ad esprimersi con determinazione contro la variante di Pr sono stati i pescatori di Assoreti e del Consorzio pescatori con reti. "Il nostro lago non si tocca" è il titolo a caratteri cubitali di un approfondito articolo apparso su ‘il Ceresio’, periodico illustrato del Luganese. Per l’allestimento della variante di Pr non è stato eseguito un Esame di impatto ambientale (Eia). Manca pertanto una valutazione scientifica dettagliata delle ricadute, dal profilo naturalistico, paesaggistico e ambientale, di questa costruzione. Una perizia naturalistica eseguita nel 2018 in quell’area di lago ha evidenziato come il valore floristico ed ecologico degli erbari di macrofite rilevate costituiscano un habitat lacuale pregiato di rifugio, alimentazione e riproduzione per la fauna acquatica e rappresentano una tipologia ambientale minacciata. La passeggiata Melide-Bissone è stata progettata e realizzata negli anni 70-80 e premiata dall’Associazione svizzera per la pianificazione nazionale (Aspan) per il suo inserimento ambientale e paesaggistico degno di encomio. La sua qualità è diminuita nel tempo con l’abbattimento di Villa Galli (La Romantica) e con la distruzione del suo rigoglioso e lussureggiante parco. L’edificazione delle nuove palazzine e la realizzazione di un porto galleggiante, come previsto dalla variante di Pr, non contribuiscono certo a valorizzare la riva costruita o a costituire il futuro patrimonio paesaggistico. Condizionano invece, in modo pesante, un’area molto sensibile. Il Dipartimento del territorio nel suo esame preliminare sull’indirizzo di pianificazione ha invitato il Municipio a elaborare un Piano di ripristino della riva lago. L’obiettivo rimane quello di mantenere, come detto dai pianificatori, l’importante rapporto fisico e visivo diretto che determina l’attrattività di questo tratto di passeggiata, incrementa il senso di appartenenza, il legame con l’ambiente e la percezione della natura come essere vivente. Il pontile galleggiante contribuirebbe invece a degradare la natura a strumento funzionale al servizio della sua utenza. Il 19 giugno invito a votare No alla variante di Piano regolatore.