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Parco Balli, autosilo necessario

(Ti-press)

Nel 2016 la Città ha deciso di spendere 6 milioni di franchi per acquistare il terreno edificabile dell’ex Parco Balli in Città Vecchia, con due obiettivi:
scongiurare l’ennesima speculazione edilizia e ricreare l’area verde destinandola a uso pubblico e contemporaneamente realizzare un autosilo pubblico-privato sotterraneo.

Ora il progetto entra nella fase esecutiva, con la recente presentazione della variante di Pr che permette l’insediamento dell’autorimessa e del parco. Bene, finalmente si concretizza un intervento "partito dal basso", ovvero dai cittadini: quasi 8mila le firme raccolte a suo tempo. E invece no, occorrerà aspettare ancora. Anzi, c’è il rischio che tutto venga bloccato. Alcuni cittadini hanno presentato ricorso contro la variante di Pr. È abbastanza normale per opere di questa importanza. Ma a mettersi di traverso sono anche i Verdi del Locarnese, che sostengono tale ricorso, perché, a loro dire, il parco può essere realizzato anche senza autosilo. Non solo, auspicano ulteriori disincentivi all’uso dell’auto, anche solo per brevi soste.

I Verdi tengono conto delle esigenze dei nostri commercianti ed esercenti? L’impressione è che gli ecologisti nostrani vogliano la botte piena e la moglie ubriaca.
Giova infatti ricordare che il progetto prevede tutta una serie di accorgimenti per limitare il traffico allo stretto necessario. Infatti l’autorimessa interrata ospiterà un centinaio di posti auto da destinare in abbonamento ai cittadini residenti (più della metà) e da mettere a disposizione per soste di breve durata agli utenti di Città Vecchia. Grazie all’autosilo sarà possibile procedere con la riqualifica di alcune pregiate piazzette all’interno del comparto, liberate dai posteggi che troveranno posto nella nuova struttura, così da renderle godibili e ben usufruibili. L’edificazione della nuova autorimessa è quindi un’opportunità per sopperire almeno parzialmente al fabbisogno nel comparto, che registra un saldo negativo di -124 stalli. Verrà eliminata circa una cinquantina di posteggi pubblici esistenti in superficie. Insomma, il progetto appare equilibrato e tutt’altro che invasivo o destinato a incrementare il traffico (caso mai lo riduce, considerato che oggi molti fanno il "giro dell’oca" in cerca di parcheggi).
Ma lo sappiamo: Verdi e sinistra da tempo ci vogliono tutti a piedi. Cari lettori, ricordate quando a fine 2019, sull’onda dell’"ecoterrorismo" apocalittico di Greta Thunberg, la sinistra cittadina arrivò a presentare una mozione che chiedeva di dichiarare "l’emergenza climatica", e che il Comune avrebbe dovuto dichiarare "lo stato di necessità" (quello che scatta in caso di catastrofe) e vietare l’uso degli autoveicoli se non di stretta necessità?
Restiamo con i piedi per terra, per favore. Regaliamo in tempi non biblici una nuova area verde e un sistema di parcheggi a misura d’uomo e di automobilista. Quello del Municipio è un progetto equilibrato che permetterà di raggiungere questi obiettivi. Basta bastoni tra le ruote.