Quando nel 2017 l’Associazione Svizzera degli Infermieri ha lanciato l’Iniziativa per cure infermieristiche forti, non potevamo certo sapere che la votazione sarebbe avvenuta nel pieno della peggior pandemia dopo l’influenza spagnola di oltre cento anni fa. Ancora più difficile da prevedere era il fatto che avremmo votato in contemporanea sulla Legge Covid-19, la base giuridica per gli aiuti finanziari ad aziende e impiegati in difficoltà, nonché del certificato Covid. Una coincidenza da utilizzare come opportunità! Questi due oggetti in votazione possono essere ricondotti alla medesima riflessione: come società ci stiamo preoccupando e stiamo prendendo sul serio le rivendicazioni del personale di cura, attore protagonista del nostro sistema sanitario durante la pandemia e non solo?
Se la risposta a questa domanda è Sì, ovviamente è fondamentale sostenere l’iniziativa per cure infermieristiche forti, affinché si lanci l’offensiva formativa urgententemente necessaria per formare sufficiente personale sanitario e si garantiscano finalmente giuste condizioni di lavoro per contrastare l’abbandono prematuro della professione da parte di numerose persone che non sopportano più lo stress, i turni estenuanti e non si sentono sufficientemente riconosciute nella loro attività professionale. Rivendicazioni importanti non solo per il personale stesso, ma conseguentemente anche per i pazienti a cui verrebbe così assicurata una cura di maggiore qualità.
Non meno importante è votare Sì alla Legge Covid-19, così che possano restare in vigore sia gli aiuti economici, sia, soprattutto, il certificato Covid; misura efficace per contenere i contagi e permetterci di vivere con relativa libertà, evitando chiusure e lockdown. Allo stesso tempo bisogna continuare a promuovere la campagna di vaccinazione quale unica vera via di uscita da questa pandemia: solo con le vaccinazioni e con il certificato Covid, finché non raggiungeremo gli obiettivi di quote vaccinali, è possibile evitare un nuovo sovraccarico delle strutture ospedaliere con evidenti gravi ricadute sul personale di cura e ovviamente sui pazienti stessi.
Votiamo quindi due Sì il 28 novembre per sostenere concretamente il personale sanitario: perché gli applausi non bastano!