I dibattiti

Città e campagna, l’Udc distorce

TiPress

Sono ancora impressionato dal video del Primo d’agosto del presidente nazionale nonché consigliere agli Stati Udc Marco Chiesa. La camicia da contadino svizzero tedesco, la ripresa dal basso con l’indice puntato ed il tono aggressivo e quella ripetizione continua e sinistra della parola “parassita”. Come non pensare alla metamorfosi di Kafka e, a essere un po’ più pessimisti, all’ideologia nazista contro gli ebrei. Sorprende poi, al di là del messaggio molto forte, in senso negativo, la visione distorta delle città come pozzi senza fondo che assorbono risorse economiche mantenendo tanta gente a sbafo, il tutto facendo capo a risorse guadagnate onestamente dalla gente di campagna. Dicevo sorprende poiché appare del tutto fuori realtà la visione economica secondo cui le campagne producono ricchezze e le città le bruciano. Già solo l’esempio ticinese dimostra esattamente il contrario. Nelle città vi sono banche, aziende, fabbriche quindi persone giuridiche ma anche facoltosi abitanti, che pagano imposte ingenti che poi nell’ambito della perequazione finanziaria, vengono distribuite ai comuni in compensazione, di regola di campagna e di montagna. Le città accolgono, è vero, anche i cittadini meno abbienti. Un esempio concreto è Chiasso, con i tanti cittadini a carico dell’assistenza, ma ciò avviene per una semplice ragione di mercato dell’alloggio che funge da attrattore verso queste fasce di popolazione disagiate. Quindi un video del Primo d’agosto, oltre che inutilmente aggressivo, completamente fuori luogo in quanto propone una visione del tutto distorta della realtà che lascia ammutoliti. Ho parlato con alcuni aderenti all’Udc i quali sono restati anche loro sconcertati da questa virata francamente blocheriana del loro presidente. L’unica consolazione rimane che questo video non ha avuto tanto successo in Ticino. Per fortuna, ma che consolazione davanti ad un Consigliere agli Stati che rappresenta il nostro cantone!