Uno studio del Politecnico di Losanna ha rilevato che l’interesse della popolazione a un maggior coinvolgimento nelle decisioni delle autorità locali è in crescita. Per aumentare la partecipazione attiva della cittadinanza un ruolo importante lo giocano le associazioni di Quartiere (vale a dire gli ex-Comuni), su cui anche in Consiglio comunale abbiamo scommesso con la nascita della nuova Città, tentando un approccio nuovo in Ticino. Ma si può fare molto di più!
Le associazioni di Quartiere vanno valorizzate attribuendo loro alcune competenze specifiche. Anzitutto consultive su vari temi, quali l’arredo urbano, la mobilità dolce, gli spazi ricreativi e produttivi, o le attività aggregative. Cito solo due esempi che hanno fatto discutere: un parco giochi con i suoi contenuti e il cambiamento di nome di una via.
Un coinvolgimento da parte dell’esecutivo forse avrebbe portato a risultati differenti, o forse no, ma avrebbe senz’altro visto una procedura più allargata e in definitiva più democratica. Chi siederà in Municipio dev’essere altresì consapevole che la partecipazione tardiva rallenta invece la progettualità. Inoltre, le associazioni di Quartiere dovrebbero avere la possibilità di portare avanti iniziative o richieste inerenti al miglioramento della qualità di vita, anche con un piccolo budget a disposizione. In questo modo non si dà solo voce ai quartieri, ma grazie al coinvolgimento costante e puntuale della popolazione costituirebbero anzi un attore ancor più importante a supporto dell’attività del Municipio e della Città, al servizio dei suoi cittadini.
Ne sono convinto: Bellinzona è forte se lo sono i suoi quartieri. Devono rimanere il fulcro della nostra vita sociale e proprio dopo aver vissuto un anno di pandemia ci rendiamo conto di quanto siano importanti.