Il caos viario ormai quotidiano, i tassi d'inquinamento atmosferico e fonico spesso ancora sopra i limiti di emissione, la crisi climatica e la scarsità di spazio nel centro urbano di Locarno chiedono a gran voce una svolta verso una mobilità più sostenibile. In città vanno favoriti i mezzi di trasposto più efficienti sia nell’uso dell’energia che dello spazio: le priorità vanno quindi poste nella mobilità lenta e in quella collettiva. Cambiando il tipo di mobilità, pedonalizzando la città vecchia, creando e favorendo un’economia di prossimità si potrà rivalorizzare il centro storico.
Per impedire l’aumento del traffico bisogna rinunciare alla costruzione di nuovi costosi parcheggi e autosili. La rete di ciclopiste deve diventare capillare e funzionale per rendere la bicicletta la regina di Locarno. I percorsi pedonali devono diventare più sicuri con attraversamenti prioritari. La frequenza dei mezzi di trasporto pubblico va aumentata. Le linee che toccano il centro storico vanno riviste introducendo un bus navetta elettrico gratuito. I mezzi pubblici inquinanti a diesel vanno sostituiti al più presto con mezzi a propulsione elettrica. Il trasporto pubblico via lago va rivalutato anche per sostenere i lavoratori e le lavoratrici della navigazione lago Maggiore. Per promuovere i mezzi pubblici già esistenti e spesso poco conosciuti sarà fondamentale offrire diverse giornate gratuite. La pianificazione territoriale deve finalmente prevedere dei quartieri ecologici a bassa motorizzazione individuale. Infine nel piano di mobilità scolastica va stimolato ulteriormente l’accesso alle scuole comunali tramite la mobilità lenta. Questa è l'ora di cambiare maggioranze in consiglio comunale e municipio per lanciare anche a Locarno la svolta verso la mobilità sostenibile.