È proprio in un contesto sociale, economico e culturale come quello che stiamo attraversando, che si misura la capacità della politica di proporre visioni che dettano l’azione politica. Le persone in difficoltà aumentano. Chiedono aiuti concreti che devono essere assicurati dalla città. E questo periodo è pieno di paradossi: da un lato si esigono dall’ente pubblico drastiche cure di risparmio, d’altro lato si chiede giustamente di erogare aiuti e risorse finanziarie alle persone e alle realtà economiche colpite dalla pandemia. Ma non si possono raggiungere contemporaneamente obiettivi contrapposti. Oggi la Città non può e non deve permettersi di privare la popolazione dei servizi e degli aiuti. Perché una società impoverita e impaurita, non può crescere. Certo, la gestione delle risorse pubbliche deve essere attenta e rigorosa, ma oggi non è il momento dell’ossessione del pareggio dei bilanci. È necessario investire nella formazione, nella società della cura, nella cultura. Anche per rispondere alla precarizzazione del mercato del lavoro. Occorre inoltre privilegiare chiaramente la riconversione degli edifici esistenti rispetto all’aumento delle costruzioni, ben sapendo che nel mercato immobiliare finisce un’enorme liquidità finanziaria spesso speculativa. Per una gestione sostenibile delle proprie risorse – materiali e immateriali – la città deve dotarsi di un bilancio sociale ed ecologico. E proseguire in modo strutturato nell’implementazione del bilancio di genere. Una città vicina alla popolazione, è una città anche attenta all’amministrazione, sempre al fronte nel rispondere ai bisogni della cittadinanza.
Per l’AlternativA – Verdi e Sinistra insieme, nella sua missione di servizio pubblico Mendrisio dovrà essere perciò proattiva, trasparente ed efficace.