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Restituire la piazza agli abitanti di Solduno

È curioso leggere nei vari studi degli esperti del traffico, in particolare nell’ambito dei progetti di riordino dei quartieri, che in generale non vi sarebbe la necessità per diminuire il numero dei posteggi, anzi, spesso la conclusione dello studio porta a dire che occorre crearne dei nuovi. E ciò, pensando a Locarno, sembrerebbe una contraddizione perché non si tiene in considerazione la transizione in corso, che lede l’importante aumento dell’uso del trasporto pubblico e delle biciclette. Dopo gli apprezzati interventi nel nucleo storico di Solduno, con la nuova pavimentazione pregiata e la riqualifica del lavatoio, occorre restituire agli abitanti la piazza, posta di fronte al sagrato della chiesa di San Giovanni Battista e ora utilizzata quale posteggio per una trentina di veicoli. Senza investimenti milionari, inevitabili con la costruzione di una autorimessa, si potrebbe in alternativa prevedere la collocazione dei posteggi necessari, nella sottostante Via Vallemaggia, riordinandola e abbellendola con una nuova alberatura, in particolare nel tratto tra via Streccione e l’incrocio di Via Vigizzi.
Sarà pure da tener in considerazione la collocazione e il numero dei nuovi posteggi, proporzionale all’effettivo bisogno di chi abita o vi accede nel quartiere. Questa soluzione, con posteggi su una carreggiata e un senso unico, è già in atto durante lo svolgimento di alcune manifestazioni sulla piazza, interventi puntuali che non arrecano elevati costi al cittadino e di facile attuazione. L’unica proposta del Municipio per riordinare la piazza, studio presentato durante una serata pubblica, sarebbe la costruzione di un autosilo a lato di Via Streccione, proposta che non convince su molti punti. Oltre ai notevoli costi di investimento, vi sono aspetti critici sulla sicurezza stradale e pedonale del percorso casa-scuola e la zona archeologia inserita proprio in questi fondi.
Bisognerebbe approfondire una variante alternativa alla proposta di un’autorimessa, che tenga conto delle nuove necessità in fatto di trasporto individuale. Una variante in cui la piazza non solo venga vuotata dalle auto ma ritorni a essere luogo importante per l’economia locale, un luogo di incontro spontaneo, ma soprattutto uno spazio pubblico restituito alle cittadine e ai cittadini di Solduno.