“Ognuno si assume le proprie responsabilità e contribuisce secondo le proprie forze alla realizzazione dei compiti dello Stato e della Società” è quanto afferma chiaramente la Costituzione federale all’articolo 6.
Ogni cittadino è chiamato all’interpretazione attiva dei vari ruoli che può vivere nella propria piccola realtà senza dimenticare di essere uno fra molti con il dovere etico di guardare oltre la propria siepe, così da attivarsi per migliorare con gli altri le condizioni esistenziali della società.
L’assunzione delle proprie responsabilità necessita formazione, cultura, trasparenza, umanità, generosità e solidarietà. Oggi notiamo pure nella politica una chiusura emotiva e materiale verso il prossimo con la crescita esponenziale dell’egoismo, del carrierismo, della presunzione, dell’astio verso chi si propone con generosità, senza padroni o padrini, senza malafede, con il sorriso della serenità, con il coraggio dell’idealismo.
Chi si pone aprioristicamente come avversario dell’altro non fa che contribuire alla crescita di quei partiti che propugnano la chiusura emotiva e materiale della Svizzera contrariamente a quanto auspicato dalla Costituzione federale. L’esasperazione caricaturale del concetto di autarchia del nostro Paese rischia di alimentare sentimenti di intolleranza, razzismo ed egoismo.
Ognuno di noi è parte della Svizzera e con essa dell’Europa e del mondo. Ci sono ambiti, come ad esempio quello dell’equilibrio ambientale o anche delle enormi differenze di benessere che non possono che essere affrontati con politiche sovranazionali. Sarebbe una pia illusione pensare di potersi rinchiudere nei propri confini nazionali e ignorare i destini comuni. Non fosse altro che per il rispetto che dobbiamo alle giovani generazioni. Con i fatti e non solo a parole.
Anche l’atteggiamento di ogni cittadino nell’adempimento dei propri doveri, non da ultimo pagando correttamente le imposte, significa assunzione attiva delle proprie responsabilità verso la collettività, la società tutta. Garantire sufficienti risorse allo Stato è premessa indispensabile per dare sostanza ai principi costituzionali della dignità umana e delle pari opportunità.
“Libero è soltanto chi usa della sua libertà”, questo è l’importante preambolo della nostra Costituzione. Essere libero è un privilegio, che anch’io personalmente ho avuto la fortuna di avere nella mia vita, ma libertà è anche volontà di esercitarla, anche controvento, e soprattutto a favore della libertà di tutti.
Invito quindi ogni cittadino, soprattutto coloro che hanno maggiori premesse materiali e culturali per farlo, a mantenere con coraggio e umanità la loro capacità d’indignazione a fronte di situazioni ingiuste e poco eque, come auspicano fra gli altri Stéphane Hessel nei suoi scritti e Andrea Ghiringhelli proprio da queste pagine. Ricordando che uno Stato di diritto autorevole ed equo, anche con l’istituzione della Corte costituzionale federale, è garante di nobili e fondanti principi. Difendiamoli insieme.