I media ci annunciano da tempo che i prezzi dell’elettricità aumenteranno ancora drasticamente.
Ma in fondo, perché? E per colpa di chi? Sono ingegnere, presidente dell’associazione acquedotti ticinesi e membro dei quadri di Amb, mi occupo di approvvigionamento idrico e di riflesso anche po’ di quello elettrico. Questi rincari spropositati dell’energia mi coinvolgono sia personalmente che professionalmente. Solo se sappiamo da cosa dipendono, possiamo davvero discutere di soluzioni e correttivi senza che altre persone decidano a nostre spese. Dunque, chiariamo com’è composto il prezzo dell’elettricità.
Innanzitutto c’è la componente per l’utilizzazione della rete che dipende dalla spesa per costruire e mantenere la rete elettrica. Poi ci sono alcune tasse comunali, cantonali e federali per sostenere i grandi impianti idroelettrici e le rinnovabili. E poi c’è la componente incriminata, che determina nel modo più massiccio l’aumento dei costi: la tariffa dell’energia. È il prezzo dell’energia elettrica che il gestore di rete produce con centrali proprie o acquista da fornitori.
L’aumento maggiore è quello sul prezzo dell’energia che i gestori di rete locali hanno dovuto acquistare sul mercato europeo. Le ragioni sono da ricercare negli alti prezzi del gas e del carbone, ma anche nella ridotta capacità produttiva delle centrali nucleari francesi, causata anche dal surriscaldamento climatico, che ormai ogni estate le costringe a fermarsi (temperatura dell’acqua troppo elevata o addirittura mancanza d’acqua per il raffreddamento).
Le cause paiono dipendere da eventi all’estero. Ma il vero problema è che il nostro approvvigionamento elettrico è troppo dipendente dalla produzione estera a causa dalle scelte sbagliate dei partiti di centro/destra negli ultimi 40 anni. Quei partiti hanno continuato a osteggiare la transizione energetica proposta da noi Verdi per abbandonare le fonti fossili (gas, carbone) a favore di energie rinnovabili prodotte sul nostro territorio, che ci avrebbero garantito la sicurezza di approvvigionamento, sostenibilità e indipendenza.
Anche se in ritardo, pare che anche questi partiti adesso lo abbiano capito, tanto che in questa campagna elettorale si dichiarano tutti a favore delle rinnovabili indigene. Purtroppo nei fatti finora hanno fatto l’esatto contrario!
Le soluzioni per ridurre i rincari però ci sono!
A breve termine tutte e tutti noi possiamo applicare misure di risparmio (l'energia non consumata è quella più economica). Risparmiare energia non significa per forza rinunciare. In molti casi basta evitare sprechi del tutto inutili, e ciò porta benefici immediati sulla bolletta oltre che per l'ambiente.
A medio e lungo termine bisogna accelerare la transizione energetica abbandonando le energie fossili in favore delle rinnovabili prodotte in Svizzera, permettendoci di essere indipendenti a livello energetico e di svincolare il prezzo della corrente dagli idrocarburi esteri, proprio come proposto da oltre 40 anni da noi Verdi.