L'Autorità nazionale palestinese (ANP) condanna Hamas per aver avviato trattative con gli Stati Uniti sul futuro della Striscia di Gaza, affermando che ciò danneggia l'unità palestinese e viola la legge contro le comunicazioni con soggetti stranieri.
In una dichiarazione ufficiale rilasciata alla Wafa, il portavoce del presidente Abu Mazen ha affermato che i colloqui aggirano e "indeboliscono" il consenso arabo a favore del piano egiziano per la Gaza nel dopoguerra.
Egli ha sottolineato che il fatto che "i contatti di Hamas con parti straniere siano stati smascherati alla vigilia del vertice d'emergenza arabo al Cairo costituisce un aggiramento delle risoluzioni del vertice stesso".
"Questi contatti indeboliscono non solo la ferma posizione araba incarnata nelle risoluzioni del vertice, in particolare il piano egiziano-palestinese per la ricostruzione della Striscia di Gaza, ma anche gli sforzi volti a contrastare i tentativi di sfollare i palestinesi dalla loro patria", ha aggiunto il portavoce presidenziale.
Questi ha quindi invitato "Hamas a tornare alla ragione nazionale, a porre fine alla divisione intra-palestinese e a consegnare la Striscia di Gaza all'Autorità nazionale palestinese, in modo che Gaza e la Cisgiordania possano essere riunite sotto un'unica legge, un'unica autorità nazionale, un'unica arma e un'unica legittima rappresentanza politica".