Poi raggiunge i suoi sostenitori alla Howard University: ‘Sono fiera di questa campagna e di come la abbiamo condotta’
Kamala Harris ha chiamato Donald Trump per congratularsi per la vittoria. Lo riferisce la campagna della democratica.
Nella loro telefonata, Harris e Trump hanno discusso dell'importanza di «una pacifica transizione». Lo hanno detto fonti informate all'Associated Press.
Intanto, Trump ha vinto anche in Michigan, secondo le proiezioni di Nbc. Il presidente eletto è avanzato anche a New York e in altre aree ‘blu’ dell'America. Trump ha ottenuto il 44 per centro dei voti nel suo stato di origine contro il 55,7 per cento della Harris. Ma se Kamala ha vinto senza difficoltà i 28 voti elettorali dell'Empire State, lo ha fatto con una percentuale di gran lunga inferiore a quella di Biden nel 2020 (60,9% contro 37,7%).
Secondo il Washington Post la deriva conservatrice non ha riguardato solo l'America rurale: la maggior parte delle tremila contee degli Stati Uniti hanno svoltato a destra rispetto al 2020 e questo ha riguardato anche i ricchi sobborghi di Washington o di Filadelfia.
Nello stato di New York i guadagni per Trump sono stati ovunque, perfino nei cinque ‘boroughs’ della più vasta area metropolitana d'America dove l'ex costruttore che nel 2019 ha cambiato la residenza a Palm Beach ha migliorato i suoi margini dal 2020 di sette punti (30,45%) contro il 67,7% della Harris.
Trump ha fatto campagna a New York nell'ultimo scorcio pre-elettorale con un maxi-evento al Madison Square Garden e prima ancora un comizio nel South Bronx mirato a catturare l'attenzione di afro-americani e latini.
Intanto, Emmanuel Macron e Donald Trump hanno espresso la loro «volontà di lavorare al ritorno della pace e della stabilità» di fronte alle «grandi crisi internazionali in corso», nella loro prima telefonata dopo al vittoria del tycoon alle elezioni americane. Lo ha reso noto l'Eliseo.
Nel corso dell'«ottimo scambio di 25 minuti», il presidente francese «ha sottolineato l'importanza del ruolo dell'Europa e ha detto al presidente Trump di essere disponibile a continuare la conversazione e a lavorare insieme su questi dossier», in particolare Ucraina e Medio Oriente, «quando avrà assunto l'incarico».
«Accetto la sconfitta ma la lotta per la libertà e per l'America non finisce qui». La guerriera gioiosa ha perso la battaglia più importante della sua vita, distrutto i sogni suoi e di milioni di americani e provocato un bagno di sangue democratico attraverso tutta l'America, ma non ha perso una grinta. Dopo una notte in silenzio, Kamala Harris ha chiamato il suo rivale Donald Trump e poi è andata tra la sua gente alla Howard University che l'attendeva da ore e l'accolta con amore. : ‘’«So che avete sentimenti contrastanti. Ma dobbiamo accettare il risultato del voto», ha detto la vice presidente sottolineando che questo fa la differenza tra «democrazia e tirannide», con una neanche troppo velata frecciata all'atteggiamento del presidente eletto Trump quattro anni fa. «Sono fiera della nostra campagna e di come l'abbiamo condotta, uniti dall'amore per il Paese, dall'entusiasmo e la gioia per il futuro dell'America», ha dichiarato ancora la democratica