Europa

Troppe aggressioni ai sanitari: l'Italia prepara la linea dura

Un decreto legge prevede il carcere fino a cinque anni. Arresto obbligatorio in flagranza o entro 48 ore se il reato è attestato da video o altre prove

Immagine di archivio
(Depositphotos)
27 settembre 2024
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Arresto obbligatorio in flagranza o in differita per chi compie atti di violenza contro i sanitari o danneggia beni destinati all'assistenza. Il governo italiano corre ai ripari con un decreto legge contro l'escalation di violenze negli ospedali, che ha visto negli ultimi mesi un aumento delle aggressioni fisiche contro il personale dei nosocomi.

Il testo approvato in Consiglio dei ministri prevede la reclusione fino a cinque anni e multe fino a diecimila euro. L'arresto in differita, ma non oltre le 48 ore, è invece previsto laddove ci siano filmati o altre prove che attestino il reato. Non a caso nella prossima legge di bilancio l'Esecutivo annuncia fondi per l'installazione di sistemi di videosorveglianza nelle strutture.

Uno degli ultimi casi a far discutere in questo senso si era verificato al Pronto soccorso di Prato, dove di notte un quindicenne aveva tenuto in ostaggio medici, pazienti in attesa e guardie giurate. Una serie di episodi gravi si sono verificati anche a Foggia e a Manduria, dove i soccorritori dell'ambulanza erano stati presi a calci e pugni: solo in Puglia nell'ultimo anno – secondo i sindacati – le segnalazioni parlano di una aggressione ogni tre giorni, triplicate rispetto al 2023.

E in Calabria, a Vibo Valentia, per contrastare il fenomeno, il prefetto ha stabilito che l'esercito vigilerà sull'ospedale della città. Tutto questo nonostante l'aumento dei posti di polizia negli ospedali nell'ultimo anno, passati da 120 a 196 mentre i poliziotti negli ospedali sono passati da 299 a 432. Intanto i sindacati dei medici esultano per la nuova stretta.

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