Il leader ‘chavista’ accusato di sparizioni forzate di persone e di altri crimini contro l'umanità dopo le proteste per la sua rielezione
Il ministro della Sicurezza di Buenos Aires, Waldo Wolff, e l'avvocato Tomás Farini Duggan, rappresentanti del Forum argentino per la democrazia nella regione (Fader), hanno presentato una richiesta di "mandato di arresto urgente internazionale" per il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro: lo riportano i media locali.
La richiesta giunge all'indomani delle dichiarazioni del segretario generale dell'Organizzazione degli Stati americani, Luis Almagro, il quale aveva detto che chiederà alla Corte penale internazionale di incriminare Maduro ed emettere un mandato d'arresto nei suoi confronti per la repressione nel sangue delle proteste in corso nel Paese contro la sua rielezione.
Secondo Wolff e Duggan, il leader ‘chavista’ è colpevole di sparizioni forzate di persone e di altri crimini contro l'umanità. La proposta è stata presentata al giudice federale Sebastián Ramos, incaricato di una causa di giustizia universale per i crimini contro l'umanità commessi in Venezuela.
Wolff e Duggan citano i particolare i casi di detenzione riguardanti Rafael Sivira, coordinatore giovanile a Caracas dell'organizzazione La Causa RVe, Freddy Superlano, leader dell'opposizione ed ex deputato, oltre a 25 studenti dell'Università nazionale per la sicurezza sperimentale di Caracas. Secondo i due, i casi si inquadrano nella Convenzione interamericana sulle sparizioni forzate di persone, di cui fanno parte l'Argentina e lo stesso Venezuela.