Asia

Elezioni in Taiwan, Lai in testa a mezz'ora dallo spoglio

Dopo 160mila schede scrutinate, il candidato del Partito democratico sorpassa i nazionalisti. Nel mentre, la Cina censura quanto avviane sull'Isola

Chi vincerà?
(Keystone)
13 gennaio 2024
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Amezz'ora dall'inizio delle operazioni di spoglio delle schede delle presidenziali di Taiwan e con circa 160mila schede scrutinate, William Lai, il candidato del Partito democratico progressista (Dpp), è in testa con il 39,25%, pari oltre 62mila voti.

Segue, in base ai dati diffusi da TaiwanPlus News, Hou Yu-ih, in corsa per i nazionalisti del Kmt, con una percentuale del 31,27% (49.578 voti), tallonato dal terzo incomodo Ko Wen-je del Partito popolare (Tpp) con 29,48% (46.754 voti).

La Cina blocca sui social media l'hashtag ‘elezioni di Taiwan’

Le cruciali elezioni presidenziali e parlamentari di Taiwan finiscono nelle maglie della censura del Great Firewall cinese. La popolare piattaforma mandarina di social media Weibo, l'X cinese, ha bloccato gli hashtag sul voto in corso a Taipei dopo che il tema era diventato uno degli argomenti di maggiore tendenza tra i netizen. "In conformità con le leggi, i regolamenti e le politiche pertinenti, il contenuto di questo argomento non viene visualizzato", è il messaggio che appare ora, ad esempio, sulle ricerche dell'hashtag ‘elezioni di Taiwan’, a rimarcare la delicatezza della vicenda.

Il voto ad alto rischio di Taiwan determinerà la direzione delle relazioni dell'isola con la Cina, nonché la stabilità regionale e persino globale, vista la competizione sempre più dura tra Pechino e Washington.
Nella Cina continentale, i cui leader osservano molto da vicino il risultato dopo aver impostato il voto come una scelta tra "guerra e pace", le ‘elezioni di Taiwan’ sono state tra i temi di maggiore tendenza su Weibo dopo l'apertura dei seggi di questa mattina, con alcuni post che sono arrivati a sfiorare quasi 170 milioni di visualizzazioni. Alcuni post hanno espresso la speranza che i legami tra le due sponde dello Stretto possano migliorare dopo il voto, mentre altri hanno chiesto che l'isola ritorni alla "madrepatria" il prima possibile, a prescindere dai mezzi.

L'hashtag, tuttavia, è stato rimosso a metà mattinata, malgrado gli utenti fossero ancora in grado di vedere alcuni messaggi sull'argomento. Le principali piattaforme di informazione cinesi - tra cui i tre pilastri ufficiali statali dell'agenzia di stampa Xinhua, del network Cctv e del Quotidiano del Popolo - hanno dedicato scarsa copertura al voto della "regione cinese di Taiwan".