Il granchio blu pesa sulla produzione indigena. E per apparecchiare le tavole con i classici della vigilia, nella Penisola si deve far capo all'import
A Natale solo due spaghetti alle vongole veraci portati sulle tavole italiane su dieci saranno Made in Italy. Per il resto la scelta ricadrà su un prodotto di importazione prevalentemente da Francia a Portogallo. A dettare le regole del menu è il granchio blu, flagello degli allevamenti da quasi due anni che, nonostante i consigli sui social per preparalo e le proposte gourmet degli chef, non è entrato nei cuori dei consumatori. A mappare i consumi di pesce per l'Ansa in base all’andamento dei mercati è la Fedagripesca-Confcooperative. Nonostante le preoccupazioni sul caro vita, la presenza di molluschi e crostacei, restano i protagonisti su oltre il 75% delle tavole della vigilia di Natale, per una spesa che supera i 500 milioni di euro, più o meno stabile rispetto allo scorso anno; il fatto è che eventuali aumenti sono stati contrastati con una spesa più oculata con qualche rinuncia.
Quanto ai costi delle vongole, la mancanza di prodotto, secondo l'associazione, non farà impennare i prezzi sul fronte dei produttori che parlano di 2-3 euro in più al chilo, cifre che non riescono a compensare minimamente i mancanti guadagni. Ma non si esclude che a valle di una filiera non gestita dai pescatori, ci possano essere speculazione in pescheria come al ristorante con aumenti anche oltre il 50% Secondo il monitoraggio regionale della Fedagripesca, la domanda di prodotti ittici comunque c'è e l'offerta al momento è buona anche se a macchia di leopardo viste che le regioni tirreniche, a causa del maltempo, pagano un novembre spesso con le barche ferme in porto.